70° anniversario della Costituzione italiana
- 29 dicembre 2017 Cultura
Il
Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani, in
occasione della celebrazione del 70° anniversario della Costituzione italiana
(27 dicembre), intende ricordare le parole di Piero Calamandrei, insigne
giurista e Capogruppo all'Assemblea Costituente del Partito d'Azione, “È
compito di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della
persona umana: quindi dare lavoro a tutti, dare una giusta retribuzione a
tutti, dare una scuola a tutti, dare a tutti gli uomini dignità di uomo.
Soltanto quando questo sarà raggiunto, si potrà veramente dire che la formula
contenuta nell’art. primo - L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul
lavoro - corrisponderà alla realtà”. (Discorso sulla Costituzione, 26 gennaio
1955).
Purtroppo, i dati ultimamente diffusi dalla Caritas sulla povertà in Italia
mettono in evidenza come un giovane su dieci viva in condizione di estrema difficoltà
economica e 1 milione 292 mila minori versino in uno stato di povertà assoluta,
alimentando così il disaggio sociale e il divario tra ricchi e poveri.
Occorre quindi riflettere sulla modernità e validità della nostra Carta, in
quanto, dopo ben settanta anni, rimane una delle testimonianze più alte del
pensiero umano, per la lungimiranza dei contenuti proposti e l’elevatissima
caratura morale esplicitata nei singoli articoli e nella globalità del
documento, finalizzate all’edificazione di una società equa, giusta, solidale e
proiettata nel futuro.
Sandro Pertini sosteneva che “La Costituzione è un buon documento; ma spetta
ancora a noi fare in modo che certi articoli non rimangano lettera morta,
inchiostro sulla carta”; per tal motivo è necessario sistematicamente e
capillarmente approfondire sempre più nella scuola le tematiche connesse al
testo, nonché istituire linee programmatiche aggiornate, tali da non rimanere
velleitarie espressioni intellettualistiche, ma divenire sostanza dell’azione
didattica, in quanto humus trasversale per tutte le discipline e fondamento per
il vivere civile.
Nel corso degli anni sono stati emessi numerosi atti normativi e non (decreto
legislativo 62 del 2017, attuativo della cosiddetta “Buona scuola”; Legge
169/2008; D.M. n.254 del 2012; Nota Ministeriale n.1830 del 2017; Agenda 2030;
Circolare ministeriale n.100 del 2008; Circolare Ministeriale n.86 del 2010;
Piano Nazionale per l’Educazione etc.) volti alla conoscenza, valutazione e
potenziamento delle competenze di cittadinanza e Costituzione.
In conclusione, ribadiamo la necessità di introdurre una specifica disciplina
curricolare in tutte le scuole, tesa alla divulgazione e comprensione
dell’importanza della legalità e della Costituzione, soprattutto nelle scuole
dell'obbligo, affidata a docenti della classe di concorso A046 - discipline
giuridiche ed economiche, in quanto già formati appositamente per gli scopi
didattici in oggetto.
“L’Assemblea ha pensato e redatto la Costituzione come un patto di amicizia e
fraternità di tutto il popolo italiano, cui essa la affida perché se ne faccia
custode severo e disciplinato realizzatore” (Umberto Terracini, Come nacque la
Costituzione, 1978)
Romano Pesavento
Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani