8 MARZO: DITELO CON LE PAROLE

mimosa

Spot della Nike, lettera d’amore per le donne di Serena Williams:  

Se mostriamo le nostre emozioni veniamo definite drammatiche, se vogliamo competere con gli uomini ci definiscono svitate. E se sogniamo pari opportunità siamo deliranti. Quando combattiamo per qualcosa siamo fuori di testa, quando siamo brave c’è qualcosa di sbagliato in noi, se ci arrabbiamo siamo isteriche, irrazionali o pazze. Ma vedere una donna correre in una maratona è da pazzi, vedere che pratica la boxe è da pazzi, che schiaccia un canestro è da pazzi, che allena in NBA è da pazzi, che gioca con il hijab o che vince dopo aver avuto un bambino… è da pazzi, pazzi, pazzi. Quindi se ti vogliono chiamare pazza va bene. E’ da pazzi fino a quando non lo fai.”

La Carta delle donne del Mondo, un percorso interattivo iniziato a Roma con gli Stati Generali delle donne per arrivare a Milano Expo 2015 e proseguire a Matera, Capitale Europea 2019, intessendo trame di donne di tutto il mondo per sperimentare nuovi modelli di imprenditorialità, di innovazione sociale in una dimensione locale e internazionale.

I 16 punti della Carta:

  • Sensibilizzare tutte le sfere della società in politiche di gender mainstreaming
  • Ripensare il lavoro in un’ottica più “intelligente”
  • Eliminare la discriminazione nel valutare il merito, migliorare i criteri di selezione nelle progressioni di carriera
  • Costruire politiche efficaci di contrasto alla violenza maschile
  • Diffondere a tutti i livelli la medicina di genere
  • Contrastare i matrimoni precoci e forzati
  • Favorire e incoraggiare la presenza di donne in posizioni di leadership senza cambiarne l’identità e dar vita ad una rivoluzione culturale.
  • Incentivare il lavoro e l’aggregazione delle giovani donne per creare nuovi femminismi
  • Costruire una nuova economia al femminile, immaginare un nuovo modello di sviluppo sostenibile
  • Creare nuovi ecosistemi dell’innovazione di genere
  • Costruire statistiche, indicatori e metodi per la raccolta di dati disaggregati per sesso
  • Cancellare pregiudizi e stereotipi di genere e culturali
  • Adottare leggi nazionali per introdurre la democrazia sostanziale e paritaria
  • Attivare vere azioni di integrazione e di inclusione
  • Imparare a leggere le immagini e le parole nel rispetto del corpo delle donne
  • Ricostruire città vivibili che abbiano le forme, le misure, i linguaggi, i colori delle donne

Ma più di tutti la consapevolezza per trasformare le parole delle donne come inclusione, resilienza, etica, fiducia, crescita, lavoro, autenticità, armonia, sostenibilità, dignità, solidarietà, sviluppo in realtà per una “città delle donne”.

Giusi De Roma



 

 

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