A Palazzo Reale nonstop Dentro Caravaggio

“Dentro Caravaggio”, a Palazzo Reale dal 29 settembre (genetliaco del pittore), è la mostra più importante dell'anno, sia per il prezioso nucleo di opere, che abbraccia tutto l'arco della vita del pittore, sia perché getta una nuova luce sulla sua vicenda umana e artistica: un viaggio “dentro” l'uomo, la sua vita tormentata e la materia della sua pittura. L'esposizione non solo presenta venti capolavori del maestro lombardo riuniti qui per la prima volta, ma racconta da una prospettiva nuova il percorso e l'evoluzione della sua produzione, attraverso i documenti inediti degli Archivi di Stato di Roma e di Siena e le appararecchiature all'avanguardia, che scavano nella genesi di ogni dipinto.
La ricerca diagnostica, condotta sulle opere romane e poi su altri dipinti in mostra, rivoluziona le conoscenze sulla tecnica del Caravaggio, e un'elaborazione grafica svela al pubblico i suoi “segreti”: pentimenti, aggiustamenti, figure scomparse sotto la superficie, durante la fase creativa.
"Sono emersi così, - afferma la curatrice Rossella Vodret, - elementi finora sconosciuti: dagli strati di pittura sono affiorate immagini nascoste. Inoltre è stato sfatato il mito che Caravaggio non abbia mai disegnato: sulla preparazione chiara delle opere giovanili sono apparsi tratti di disegno". Nella “Flagellazione” la figura di un domenicano chinato a consolare Cristo è stata coperta da quella di un carnefice, mentre nella “Buona ventura”, il riciclo della tela in tempi di magra ha cancellato una Madonna, sostituendola con la zingara che legge la mano.
Anche la sua rivoluzione tecnica, quando nel 1600 a Roma Caravaggio viene incaricato di dipingere due tele di grandi dimensioni in San Luigi dei Francesi, rivela un espediente inaspettato. Costretto dal poco tempo concessogli, l'artista accorcia i tempi: non dipinge più le figure intere, ma solo le parti in luce e i mezzi toni. Però nel resto del quadro non c'è nulla: il fondo scuro e le parti in ombra sono resi solo con la preparazione. Non c'è pittura! Questo modo di dipingere caratterizzerà la sua produzione e influenzerà i pittori suoi contemporanei.
La mostra è bellissima, con capolavori che provengono da importanti musei italiani ed esteri, tra cui il Metropolitan di New York e la National Gallery di Londra. Per favorire l'accesso del pubblico, anche l'apertura è straordinaria: 7 giorni su 7, il lunedì mattina per le scuole, e 2 sere ad orario prolungato. Prodotta da Comune, Palazzo Reale e MondoMostreSkira chiude il 28 gennaio 2018.
Grazia De Benedetti

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