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- 17 settembre 2020 Cultura
17 settembre 1980 – In Polonia viene fondato il sindacato Solidarnosc
Il Sindacato autonomo dei lavoratori "Solidarietà" è un sindacato fondato in Polonia nel settembre 1980 in seguito agli scioperi nei cantieri navali di Danzica e guidato inizialmente da Lech Wa??sa (premio Nobel per la pace nel 1983 e successivamente presidente della repubblica negli anni 1990-1995).
Nel corso degli anni ottanta Solidarnosc agì inizialmente come organizzazione sotterranea, ma presto si impose come movimento di massa e luogo fondamentale di incontro delle opposizioni di matrice cattolica e anticomunista al governo centrale. La sua fondazione costituì un evento fondamentale nella storia non solo polacca, ma dell'intero blocco comunista. Più fattori erano alla base del suo successo iniziale: il supporto di un gruppo di intellettuali dissidenti Comitato di Difesa degli Operai (Komitet Obrony Robotników o KOR), la scelta della non-violenza e la capacità di far leva sull'identità cattolica del popolo polacco. Nato sulla base di diversi comitati di sciopero, Solidarno?? aggregò nel tempo molte altre associazioni venendo a costituire una federazione di sindacati. Alla fine del 1981 contava già nove milioni di iscritti. Attraverso scioperi, contestazioni e altre forme di dissenso politico e sociale, attuate sempre nel rispetto della scelta non-violenta, Solidarno?? mirava alla destabilizzazione e allo smantellamento del monopolio del partito unico di governo. Nel 1989 il movimento cattolico venne riconosciuto ufficialmente e poté partecipare alle elezioni parlamentari, riscuotendo una schiacciante vittoria stimolando la nascita di rivoluzioni pacifiche negli altri paesi del blocco comunista. Alla fine dell'agosto 1989 iniziò a guidare una coalizione di governo e Lech Wa??sa, divenuto capo dello Stato l'anno successivo, si dimise dalla guida del movimento.
In seguito al crollo del comunismo nel giugno 1989, Solidarno?? è diventata uno delle oltre 6300 sigle sindacali del paese. Nel 2013 il numero totale di iscritti ai sindacati in Polonia non superava due milioni e mezzo, una cifra simile a quella dell'Italia alla vigilia della Prima guerra mondiale.