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- 02 dicembre 2022 Cultura
2 dicembre 2006 Le Forze Armate italiane concludono, dopo tre anni e mezzo di presenza, l'Operazione Antica Babilonia, presso la città di Nassiriya e la provincia di Dhi Qar (Iraq)
L’operazione Antica Babilonia, talvolta nota anche come missione Antica Babilonia, o più semplicemente "missione in Iraq", è il nome in codice dell'operazione italiana di mantenimento della pace iniziata nel luglio 2003 e terminata nel dicembre 2006.
Nel mese di marzo 2003 inizia l'operazione Iraqi Freedom (OIF), o seconda guerra del golfo, da parte di una coalizione composta principalmente degli eserciti britannico e statunitense e da altri Stati. Il 1º maggio 2003 la guerra è ufficialmente finita, anche se di fatto gli eserciti stranieri non hanno mai avuto il controllo pieno del territorio, subendo gravi perdite inflitte dalla resistenza irachena e da attacchi terroristici.
La risoluzione ONU 1483 del 22 maggio 2003 approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, invita tutti gli Stati a contribuire alla rinascita dell'Iraq, favorendo la sicurezza del popolo iracheno e lo sviluppo della nazione.
L'Italia partecipa attraverso la missione "Antica Babilonia" fornendo forze armate dislocate nel sud del Paese, con base principale a Nassiriya, sotto la guida inglese.
ll 15 aprile 2003 le Camere, mediante l'approvazione di risoluzioni, hanno autorizzato il Governo ad effettuare una missione militare in Iraq (denominata Antica Babilonia) con scopi di carattere umanitario. L'autorizzazione parlamentare è intervenuta ancor prima dell'adozione della risoluzione 1483 e in una fase in cui non era ancora emersa con chiarezza la difficoltà di controllo del territorio da parte delle autorità occupanti e delle autorità irachene.
La missione italiana è iniziata il 15 luglio 2003 ed è un'operazione militare con finalità di peacekeeping (mantenimento e salvaguardia della pace), che ha i seguenti obiettivi:
ricostruzione del "comparto sicurezza" iracheno attraverso l'assistenza per l'addestramento e l'equipaggiamento delle forze, a livello centrale e locale, sia nel contesto della NATO sia sul piano bilaterale;
creazione e mantenimento della necessaria cornice di sicurezza;
concorso al ripristino di infrastrutture pubbliche ed alla riattivazione dei servizi essenziali;
rilevazioni radiologiche, biologiche e chimiche;
concorso all'ordine pubblico;
polizia militare;
concorso alla gestione aeroportuale;
concorso alle attività di bonifica, con l'impiego anche della componente cinofila;
sostegno alle attività dell'ORHA;
controllo del territorio e contrasto alla criminalità.