ACCADDE IL 27 AGOSTO
- 27 agosto 2021 Cultura
27 agosto1883 – Quattro
violentissime esplosioni vulcaniche distruggono l'isola di Krakatoa: muoiono 36.000 persone
L'eruzione
del Krakatoa del 1883 fu un violentissimo evento eruttivo del vulcano indonesiano Krakatoa,
la cui fase terminale parossistica ebbe luogo nell'agosto del 1883.
Fu una delle
maggiori eruzioni vulcaniche avvenute in tempi storici: sviluppò una potenza di
200 megatoni, espellendo circa 21 chilometri cubi[1] di
roccia, cenere e pietra pomice, generando un boato tra i più forti mai
registrati dall'essere umano. L'esplosione del cataclisma fu distintamente
udita fino ad Alice Springs in Australia,
e a Rodrigues,
vicino all'isola Mauritius, e il riverbero delle onde atmosferiche fu avvertito
in tutto il mondo.
Numerosissimi
villaggi furono devastati, circa 36.000 persone morirono e molte migliaia
furono ferite dall'eruzione, gran parte delle quali a causa del maremoto che
seguì la tremenda esplosione. L'eruzione del 1883 distrusse i due terzi del
territorio che allora era l'isola di Krakatoa. Nuove eruzioni del vulcano,
dal 1927,
hanno fatto emergere una nuova isola, detta Anak Krakatau (figlio
di Krakatoa).
Benché sembra che
nessuno sia stato ucciso dall'esplosione iniziale, lo tsunami generato provocò effetti disastrosi,
uccidendo circa 36.000 persone e spazzando numerosi villaggi nelle isole di Giava e Sumatra; 165 villaggi vennero distrutti e 132 gravemente
danneggiati.[2] Altre 1.000 persone circa morirono per gli effetti dei
fumi vulcanici e della cenere. Navi lontane, nel Sudafrica, si capovolsero quando vennero colpite dall'onda
di maremoto e i corpi delle vittime furono ritrovati nell'oceano per diverse
settimane dopo il tragico evento. Ci sono numerosi rapporti che documentano la
presenza di gruppi di scheletri umani vaganti alla deriva per l'oceano
Indiano su zattere di pomice vulcanica e finiti sulle coste
orientali dell'Africa fino a un anno dopo l'eruzione.