ACCADDE IL 28 GIUGNO


28 giugno 1883 – A Milano in via Santa Radegonda viene inaugurata la prima centrale elettrica europea


La Centrale Santa Radegonda, costruita a Milano e inaugurata il 28 giugno 1883 su progetto di Giuseppe Colombo, è stata la prima centrale termoelettrica italiana e la prima dell'Europa continentale, dopo le centrali di Holborn a Londra (giugno 1882) e di Pearl Street a Manhattan (settembre 1882).Con il sistema Edison a corrente continua dava energia per l'illuminazione elettrica di esercizi commerciali nelle vicinanze di Piazza del Duomo – tra i quali il Caffè Biffi ed i magazzini Bocconi (oggi La Rinascente)– del Teatro Manzoni in piazza San Fedele e, dalla fine del 1883, del Teatro alla Scala.

La Centrale fu commissionata e finanziata dal "Comitato promotore per le applicazioni dell’energia elettrica in Italia”. La Banca Generale, socia del Comitato, acquistò e mise a disposizione il vecchio teatro di via Santa Radegonda che venne demolito. Al suo posto fu costruita una nuova palazzina. La centrale aveva accesso da Via Santa Radegonda (da qui il nome) ed affaccio sulla parallela Via Agnello, in prossimità dell'abside del Duomo.

La rete di alimentazione delle utenze era posta sotto il piano stradale e consisteva in due "conduttori maestri" collegati alle dinamo dai quali prendevano alimentazione i conduttori principali. Vennero usate principalmente lampade ad incandescenza con filamento in carbone Edison "tipo A" da 16 candele, ma anche lampade "tipo B" da 8 candele (che venivano installate in coppia) e "tipo C" da 10 candele.

L'illuminazione del Teatro Manzoni in Piazza San Fedele era composta da 420 lampade (tipo A e C) di cui 184 per illuminare la scena, 87 per la sala e le restanti per i corridoi, gli accessi ed il porticato esterno. Il Teatro alla Scala fu connesso alla Centrale di Santa Radegonda in soli 5 mesi di lavori ed allacciato con quattro prese principali: scena (1344 lampade); platea orchestra e palchi (553 lampade); servizi di scena (396 lampade) ; ingresso e servizi (347 lampade) per un totale di 2640. Il numero totale dei lampade installate era di 2880 per consentire una illuminazione straordinaria del palcoscenico durante i veglioni, in ogni caso il massimo numero di lampade che potevano essere accese contemporaneamente non superava le 2400. La centrale venne demolita nel 1926 per costruire il cinema Odeon.

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