ACCADDE IL 4 AGOSTO
- 04 agosto 2021 Cultura
4 agosto 1974 – Tragedia dell'Italicus:
a San Benedetto Val di Sambro, sulla linea
ferroviaria Firenze – Bologna, in prossimità
dell'uscita dalla lunga galleria appenninica, un ordigno ad alto potenziale
esplode nella ritirata della vettura numero 5 del treno Italicus,
affollato di gente che si sposta per le vacanze estive.
La strage
dell'Italicus fu un attentato terroristico di tipo dinamitardo compiuto nella notte tra il 3 e il 4
agosto 1974 sul treno Italicus, mentre questo
transitava presso San Benedetto Val di Sambro,
in provincia di Bologna.
Nell'attentato morirono 12 persone.
È considerato uno dei più gravi attentati
verificatisi negli anni di piombo, assieme alla strage di piazza Fontana del
12 dicembre 1969, alla strage di piazza della Loggia del
28 maggio 1974 e alla strage di Bologna del 2 agosto 1980. Per la strage
dell'Italicus, come per le altre stragi, furono incriminati come esecutori
diversi esponenti del neofascismo italiano, ma l'iter
processuale si è concluso con l'assoluzione degli imputati.
L'attentato si colloca nella fase finale della
strategia stragista portata avanti dall'estrema destra, con l'intento di
destabilizzare il paese e favorire un intervento dei militari.
A tale strategia, come accertato dalla
commissione parlamentare di inchiesta sulle stragi, se ne sovrapponevano altre
che miravano a usare politicamente la paura del golpe.
Stando a quanto affermato nel 2004 dalla figlia
Maria Fida, Aldo Moro, all'epoca Ministro degli
Esteri, si sarebbe dovuto trovare a bordo del treno, ma pochi minuti prima
della partenza venne raggiunto da alcuni funzionari del Ministero che lo fecero
scendere per firmare alcuni documenti.