Albrecht Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia In mostra a Palazzo Reale sino al 26 giugno
- 23 febbraio 2018 Cultura
Una interessante mostra che racconta “ "Dürer e il
Rinascimento tra Germania e Italia" , grazie a un'importante selezione di
opere di Albrecht Dürer (1471 – 1528) e di alcuni artisti tedeschi e italiani
suoi contemporanei, nell'ambito del Rinascimento tedesco all'apice del suo
fulgore, aperto verso l'Europa - ospitata a Palazzo Reale e inaugurata il 21
febbraio -rimarrà aperta sino al 24 giugno.
Albrecht Durer, pittore, orafo e incisore,intellettuale con particolari doti
artistiche, maestro delle arti fu ance un abile imprenditore che ha fatto della
sua bottega un business di successo. Orafo, discendente di orafi, trovò
naturale seguire la carriera artistica. Ma non si limitò a essere un artigiano
di successo. I suoi disegni per stile e creatività si dimostrarono davvero
eccezionali, la sua abilità nell’arte dell’incisione e della stampa era
straordinaria… Un artista di tale calibro trovò naturale lasciare la sua
Norimberga per compiere viaggi in Germania e in Italia. Sembra che in Italia,
incontrò Leonardo da Vinci, i fratelli Bellini e altri artisti italiani. Quel
clima culturale e creativo che l'Italia viveva, influenzò certamente il suo
stile. La sua passione per le scienze lo fece paragonare a un Leonardo da Vinci
teutonico. Di bell'aspetto ebbe anche una intensa vita sentimentale. Ha lasciato
una incisiva e metallica traccia di sé, nei suoi capolavori.
La mostra offre ai visitatori la possibilità di ammirare circa
130 opere tra cui 12 suoi dipinti, 3 acquerelli e una sessantina tra disegni,
incisioni, libri, manoscritti, rivelando così il carattere innovativo della sua
arte dal punto di vista tecnico, semantico e iconografico.
Le sue opere sono affiancate da
un lato da opere di artisti tedeschi suoi contemporanei come Lucas Cranach,
Albrecht Altdorfer, Hans Baldung Grien, Hans Burgkmair e Martin Schongauer, e
dall’altro di grandi pittori, disegnatori e artisti grafici italiani che hanno
lavorato fra Milano e Venezia, come Tiziano, Giorgione, Andrea Mantegna,
Leonardo da Vinci, Giovanni Bellini, Andrea Solario.
Visitando la mostra si ha quindi
la possibilità di fare un vero e proprio viaggio virtuale “europeo” nei più
prestigiosi musei tedeschi, olandesi, inglesi, spagnoli, portoghesi e italiani
per conoscere a fondo quell’età aurea della storia dell’arte che ancora oggi è
considerata un epigono irripetibile. L’esposizione dei soggetti mitologici,
delle pale d’altare rivela la sua figura di uomo e le sue ambizioni d’artista,
la sua visione della natura, il sentimento religioso e spirituale come
substrato culturale delle sue opere. In mostra, tra le
altre, le opere:Ritratto a mezzo busto di una
giovane veneziana, Gesù
fra i dottori e La
Melancolia.
Enrico
Lamperti