Campagna tesseramento 2021 dell'ANPI Dergano Dedicata alla #memoria delle #donne partigiane.

Ogni settimana la storia di una donna che durante la #Resistenza si è impegnata in prima persona.

?? Gina Galeotti Bianchi, detta “Lia”.
Suzzara il 4 aprile 1913 – Milano, 24 aprile 1945
Comincia la sua attività antifascista a 17 anni. Si fidanza con Bruno Bianchi, funzionario del PCI clandestino. Dopo il diploma di ragioniera, Bruno Bianchi deve lasciare Suzzara e si trasferiscono a Milano dove continuano insieme l'attività #antifascista. Nel ‘43 viene arrestata e deferita al Tribunale Speciale per essere stata tra gli organizzatori degli scioperi contro la guerra. Subisce 33 interrogatori (uno di questi durò 47 ore consecutive) e le usuali torture delle camicie nere. Dopo la caduta del fascismo il 25 luglio dello stesso anno non viene subito liberata perché considerata una pericolosa cospiratrice comunista. Esce dal carcere di Parma solo dopo l’armistizio dell’8 settembre, rientra a Milano e ricomincia l’azione clandestina. Fonda i “Gruppi di Difesa della Donna” a cui contribuì come dirigente politico nel Comitato Provinciale, impegno che la portava spesso a Niguarda per coordinare il gruppo locale capitanato da Maria Azzali. Mentre portava degli ordini insieme a Stellina Vecchio cade falciata da piombo tedesco verso mezzogiorno del 24 aprile 1945 in via Graziano Imperatore dove oggi è ricordata da una lapide. Un’altra lapide la ricorda in via Bartolini 49 dove abitava. A #Niguarda un giardino e anche la sala del Teatro della Cooperativa sono dedicate a lei, il suo ritratto è posto all'ingresso della sala.
Dario Marchesi
ANPI DERGANO
 

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