Cinquant'anni di matrimonio

di Joanne Woodward e Paul Newman

Nel rutilante mondo dello spettacolo i matrimoni riusciti sfumano come dissolvenze di registi televisivi, ma qualcuno che si protrae per molti anni, e talvolta fino al termine della vita di uno dei due coniugi però ancora si trova. Quello di Joanne Woodward e Paul Newman, ad esempio (un esempio da imitare). Sono stati sposati per 50 anni esatti, dal 29 gennaio 1958 fino alla morte di Paul avvenuta nel 2008. Paul, a chi gli chiedeva il segreto della longevità del suo matrimonio, era solito rispondere: "Se hai in casa una bistecca, perché uscire per comprare un hamburger?".
Entrambi belli, entrambi bravi Joanne e Paul hanno lavorato spesso insieme, talvolta lei diretta da lui e apparendo sia al cinema sia in televisione sia a teatro. La Woodward esordì nel 1955, all'età di 25 anni (è nata nel 1930, il 27 febbraio) con il film western "Conta fino a tre e muori", primo di 28 film (l'ultimo è stato "Philadelphia", 1993). Ha lavorato molto in Tv, apparendo in vari episodi di varie serie, nonché in teatro. Bella al punto di vincere diversi concorsi di bellezza, il premio più grande sentendo le invidiose fan del marito se lo aggiudicò nel 1958, quando sposò Paul Newman, bravo e fascinoso attore col quale ebbe tre figlie.
Joanne Woodward ha rappresentato per Paul la stabilità, il confronto fra due intelligenze e sensibilità che si sono incontrate e non scontrate, costruendo e non demolendo la loro unione, confrontandosi e confortandosi a vicenda per accogliere ciascuno i consigli dell'altro. Lei era bella come la classica bellezza americana, forse un po' algida di aspetto dovuto alla sua serietà che ha contribuito ad affascinare il futuro marito con il quale ha lavorato in diversi film: polizieschi, drammi, commedie. Fu anche l'interprete della famosa commedia "Zoo di vetro", di Tennessee Williams, che da noi in tv venne interpretata da Anna Maria Guarnieri. Al cinema fu doppiata in dieci film da Maria Pia Di Meo, che con la sua splendida voce non solo non la fece sfigurare ma contribuì a rafforzarne l'intensità recitativa. Ora purtroppo è stata colpita dall'Alzehimer, e questa malattia la accomuna a Kenneth Millar -Ross Macdonald, il grande scrittore americano creatore del detective Lew Archer, che il marito Paul portò sullo schermo due volte: nel 1966 e nel 1975, cambiandone però il nome in Harper e la personalità ben delineata da Ross Macdonald: seria e poco propensa al cazzeggio, in quella di un detective simpatico sì ma ben diverso dal personaggio originario. Nel secondo film della troppo breve serie la Woodward interpreta un personaggio che si scontra con il detective. Joanne avrebbe potuto lavorare di più, ma ha preferito a un certo punto della sua vita interrompere la carriera, per curare quella del marito e dedicarsi alla crescita delle figlie, dimostrando così una serietà non solo di facciata.  

Antonio Mecca

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