Colporteurs: i mercanti di libri popolari in mostra al castello Sforzesco

È stata inaugurata il 25 febbraio la mostra intitolata “Colporteurs i venditori di stampe e libri e il loro pubblico”, organizzata dal Comune di Milano e dalla Raccolta di Stampe “Achille Bertarelli” e ospitata all'interno dei locali del castello Sforzesco.

La rassegna espositiva, ideata e curata da Alberto Milano, si propone di restituire al grande pubblico una descrizione accurata dei “colporteurs”, vale a dire i mercanti itineranti di libri e stampe che tra XVI e XIX secolo diffusero parola scritta e immagini sacre negli angoli più remoti e tra gli strati più bassi della popolazione italiana.
La ricostruzione della vita di questi commercianti girovaghi è fatta attraverso quegli stessi fogli volanti e libri di ispirazione devozionale o popolare che essi contribuirono a diffondere, provenienti dagli archivi della Raccolta Bertarelli, fondazione intitolata al mecenate che tra Ottocento e Novecento si interessò per primo ai reperti di questa forma di cultura popolare, ai tempi guardata con sufficienza se non addirittura con disinteresse dalle èlites del tempo.
Spesso in passato la figura di questi venditori ambulanti veniva accostata a quella dei medicanti, dei giullari e dei girovaghi, ma a torto, perché anche se queste differenti categorie sociali condividevano per gran parte le strade e i luoghi dove esercitare le loro attività, è bene sottolineare che i colporteurs esercitavano un'attività di commercio totalmente legittima, tanto da smerciare oltre ai libri e alle stampe anche piccoli oggetti o beni di uso comune e giungendo in alcuni casi a mettere insieme piccole fortune, rientrando così a pieno diritto nel campo della professione mercantile.
Oltre alla figura dei colporteurs, poi, sarà mostrata anche l'evoluzione dell'arte della xilografia e dell'incisione, attraverso l'esposizione di frammenti di libri, documenti e immagini di carattere popolare risalenti a un periodo che si colloca tra il Cinquecento e l'Ottocento, fondamentali per tracciare una storia della stampa al di fuori degli studi più “istituzionali”, dedicati generalmente alle grandi edizioni di libri classici destinati agli esponenti dei ceti economici e culturali più elevati.
La mostra, che durerà fino al 29 marzo, è ad accesso libero ed è aperta nei seguenti giorni: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 15.00, il sabato dalle 9,00 alle 13,00 (con visita guidata gratuita dalle 10,30 alle 12), domenica 29 marzo dalle 9,00 alle 13,00, mentre per ogni altra informazione è possibile chiamare il numero 0288467778.
Fabio Figiaconi

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