COME UN DONO DAL CIELO
- 24 gennaio 2024 Cultura
“Sotto una buona stella” è il titolo di un film di Carlo Verdone. Non abbiamo dubbi che la buona stella in questione sia in questo caso la coprotagonista del film: Paola Cortellesi.
Di questa meravigliosa attrice si è detto già molto e molto altro se ne dirà. E con ragione. Perché l’attrice romana che da diversi anni il pubblico ha conosciuto e apprezzato è una fra le interpreti più poliedriche del mondo dello Spettacolo. Cinema, televisione, teatro, musica, pubblicità, doppiaggio: non c’è branca fra queste che la bella Paola non abbia frequentato con ottimi risultati. Quella che Mina ha definito una delle più belle voci canore italiane cominciò proprio con una canzone a farsi conoscere nell’ambiente dello Spettacolo. Era il 1987, il programma era “Indietro tutta”, i conduttori erano Arbore e Frassica. Sua era la voce del finto sponsor della trasmissione, “Cacao Meravigliao”, dove: ragazzina tredicenne, cantava con tutta la verve e la simpatia che da sempre la contraddistinguono. Paola Cortellesi è una di quelle attrici capaci di passare da un registro all’altro del vasto arco recitativo, un arco che per lei è quasi sempre stato un arco di trionfo. Pur prediligendo il genere brillante, si muove a suo agio anche in quello drammatico (indimenticabile il ruolo di Maria Montessori nell’omonimo film televisivo). La sua bravura di Artista -con la A maiuscola- la rende una donna di spettacolo a tutto tondo. Un tondo perfetto come il cerchio tracciato da Giotto, dal cui centro si dipartono – come tanti raggi di ruota di bicicletta – le varie specializzazioni artistiche di cui Paola è maestra indiscussa.
In un Paese come il nostro che sembra essere carente fra le tante altre cose anche di talento artistico, un'artista come Paola Cortellesi è un dono dal cielo. Quello stesso cielo che ha fornito la buona stella del buonissimo film di Verdone che di sicuro vedrà varie stellette contrassegnare l’ottimo giudizio che pubblico e critica non mancheranno di decretargli. Speriamo che questa esperienza non rappresenti per i due grandi attori romani l’eccezione della prima e unica volta ma sia il punto di partenza per altri futuri e auspicati incontri cinematografici.
Antonio Mecca