CON ROMEO E GIULIETTA

La brava Alessia Gazzola torna in libreria con un interessante libro dal titolo: "A Verona con Romeo e Giulietta". Questi due celebri personaggi che sembrerebbero non essere mai esistiti se non nella fantasia di William Shakespeare, che li rese immortali tramite una delle sue più famose tragedie, hanno reso Verona dove l'azione si svolge famosa nel mondo per poi trasformarla in una meta turistica da parte soprattutto di giovani di ambo i sessi che vivendo la loro storia d'amore ne cercano la riconferma recandosi sui luoghi: veri o verosimili, autentici o presunti, dove i due giovanissimi innamorati vissero intensamente l'ultima parte della loro breve esistenza. Verona è una bella città che sarebbe stata oggetto di viaggio anche senza i due eroi martiri del milletrecento, e non solo per la presenza della magnifica Arena quasi gemella del Colosseo, ma anche per quella di altrettanti magnifici palazzi che di fronte e di fianco a lei si affacciano, nonché dell'interessante centro storico e dei fiumi: Adige in primis, che bagnano e rinfrescano la bella città veneta. Alessia Gazzola vi risiede da sette anni, originaria di Messina dove si è laureata in Medicina e Chirurgia per specializzarsi poi in Medicina Legale. Dopo l'esordio letterario avvenuto nel 2011 con il romanzo "L'allieva", che vede protagonista un suo azzeccato alter ego: l'anatomopatologa Alice Allevi, pur continuando a svolgere tre mestieri: quello di medico, di scrittore, di madre di due bambine, i suoi libri sono apparsi al ritmo di due romanzi l'anno, senza contare i racconti e soprattutto gli articoli. La Gazzola dichiara nella premessa al libro su Verona pubblicato dall'editore romano Giulio Perrone di avere "imparato a conoscerla e amarla", e di prediligere di questa magnifica città determinati luoghi che sovente ripercorre, e che questa volta: complici loro malgrado Giulietta e Romeo, la scrittrice siciliana mette tutta la sua sensibilità femminile e il suo non poco talento di artista al servizio loro e della città, vedendo e comprendendo spesso meglio dei residenti autoctoni cose che questi non vedono più e forse mai hanno compreso appieno. D'altronde spesso è così. Il grande e purtroppo dimenticato scrittore Giuseppe Marotta che giunse da Napoli a Milano cento anni fa, a metà degli anni Venti, per rimanervi 25 anni, ha scritto sulla sua città di adozione meravigliosi racconti poi confluiti nei libri "A Milano non fa freddo" e "Mal di galleria", iniettandovi tutto l'affetto che un'anima sensibile come la sua era metteva a disposizione e ad esposizione della città lombarda. Quella stessa cosa che Alessia Gazzola sta facendo da sette anni e che in questo bel libro di 100 pagine ripercorre sulla pagina scritta sensazioni ed emozioni nonché informazioni riguardanti la città e i suoi due famosi personaggi.

Antonio Mecca

Proverbi Milanesi

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di Albertina Fancetti, Franco Mercoli, Alighiero Nonnis, Mario Pace
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Com'è bella Milano

di Albertina Fancetti
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El Pret de Ratanà

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