Cultura 2

Presentate le mostre 2024 e gli highlights del 2025
nelle sedi espositive del Comune di Milano

La GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano, che mantiene ormai da anni una serie di rapporti stretti con la Francia, e in particolare con il Museo d'Orsay, ha appena concluso il progetto scientifico di una grande monografica dedicata allo scultore di origini russe ma italianizzato Paolo Troubetzkoy. La mostra, che sarà curata congiuntamente da GAM, Museo d’Orsay e Getty Museum di Los Angeles, sarà realizzata in doppia sede, a Parigi e a Milano, dove arriverà all'inizio del 2026.  Tornando al 2024 e cambiando media espressivo, da febbraio il MUDEC proporrà un nuovo appuntamento, in collaborazione con Magnum Photo, con la fotografia di reportage e documentaria di Martin Parr. In mostra oltre duecento scatti del grande fotografo inglese, che ha scandagliato la società contemporanea e le sue pieghe più contraddittorie, senza filtri e fuori da ogni retorica.  La grande fotografia contemporanea sarà protagonista anche a Palazzo Reale dove in autunno sarà allestito il grande progetto espositivo dedicato a Ugo Mulas. La mostra seguirà tutte le tappe della carriera del fotografo: dagli esordi nella Milano del Bar Jamaica alla Biennale d’Arte di Venezia, alle esperienze con il design, la moda, il teatro.  L’arte contemporanea troverà come sempre il suo luogo d’elezione al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, che in primavera proseguirà l’indagine sui grandi nomi della scena internazionale con la prima retrospettiva europea dell’artista afro-americana Adrian Piper. Con prestiti dai più importanti musei internazionali tra i quali il MoMA e il Guggenheim di New York e la Tate Modern di Londra, la mostra ripercorrerà oltre sessant’anni di carriera dell’artista e racconterà la sua lotta permanente contro il razzismo, la misoginia, la xenofobia, l’odio e l’ingiustizia sociale. Quest’estate, invece, un progetto espositivo, coprodotto con il Kunstmuseum Liechtenstein e in collaborazione con Magazzino Italian Art di New York, vedrà protagonista Liliana Moro; mentre, da novembre, un progetto pensato appositamente per il PAC e dedicato a Milano ripercorrerà l’intera produzione di Marcello Maloberti.  Nel 2025, sempre al PAC, è in programma la mostra di Shirin Neshat, prima ampia personale in Italia dell'artista iraniana che attraverso le sue opere filmiche e fotografiche esplora le rappresentazioni identitarie del femminile e del maschile nella sua cultura, attraverso la lente delle sue esperienze di appartenenza e di esilio.   Dall’autunno 2024 a Palazzo Reale si tornerà ai grandi protagonisti italiani e internazionali dell’arte moderna, con la grande mostra dedicata a Enrico Baj, pensata in occasione dei cento anni dalla nascita, e l’ampia retrospettiva di Edvard Munch, realizzata in occasione degli ottant’anni dalla sua scomparsa e dopo quarant’anni dalla sua ultima mostra a Milano. L'arte di Munch sarà esplorata dal 1880 fino alla sua morte, avvenuta nel 1944, attraverso cento opere tra dipinti, disegni e stampe, tutti provenienti dal Munch Museet di Oslo.
Marco Zanola  

Proverbi Milanesi

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di Albertina Fancetti, Franco Mercoli, Alighiero Nonnis, Mario Pace
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