Dal nostro inviato in Basilicata POTENZA E MATERA

Le città che la Basilicata detiene - o che può vantarsi di detenere - sono solo due: Potenza, che ne è anche il capoluogo, e Matera, che ne è anche il capolavoro che la regione può  vantarsi di avere. Matera è la più bella, perché lì il modernismo sfrenato non ha avuto modo di attecchire se non nella sua periferia. Nel nucleo storico invece la salvaguardia delle antiche costruzioni è stata osservata, per cui si può godere nell'andarci della visione di antichi palazzi e di antichissime chiese. Poi, dalle diverse terrazze lì presenti, ecco la visione dell'antichissima città dei Sassi, che da alcuni anni restaurati offrono una visione fantastica del suo insieme: case, piazzette, chiese.
Un saliscendi continuo con le sue scalinate al pari di un' altalena che ti scaglia in cielo e poi ti riporta in terra, per farti atterrare in una bottega, in un bar, in un ristorante.
La prima volta che ebbi modo di vederla fu nell'estate del 1989, e non mi parve che la città fosse già stata restaurata. Anni dopo ho avuto modo di rivederla varie volte, già ben sistemata, e mi fermai a pranzarci: sia con mio padre sia da solo. Mi fermavo spesso per alcune ore prima di fare ritorno a Rionero, dove alloggiavo in albergo. Matera: Mater Matera, come recita il titolo di un bel documentario video realizzato dallo scrittore Andrea Di Consoli, è anche la città nativa di Mariolina Venezia, ottima scrittrice giunta al successo con le serie di quattro romanzi con protagonista Imma Tataranni, sostituto procuratore della città, e delle due serie televisive andate in onda tra il 2019, il 2021 e il 2022, le quali uniscono, ai soggetti tratti dai romanzi, anche episodi ex novo. Mariolina Venezia, oltre ai quattro romanzi con Imma Tataranni, ha scritto altri sei romanzi quando il lavoro di sceneggiatrice per la Rai glielo consentiva, e fra questi "Mille anni che sto qui", 2006, premio Campiello 2007. 
U
n romanzo senza dubbio alcuno di grande spessore - non solo in quanto a numero di pagine - e di notevole interesse. Narra delle vicende di una famiglia di Grottole, paese a 34 km da Matera, che si snoda in un arco di tempo di oltre un secolo, dalla nascita del regno d'Italia alla caduta del muro di Berlino. Protagonisti contadini o figli di contadini, alcuni morti ancora giovani e privati quindi del loro futuro, altri morti vecchi e privi di un futuro ulteriore. Uomini e donne; ma soprattutto donne, da sempre più sfaccettate della loro controparte maschile e proprio per queste tiranneggiate, perché quella era una società maschile a tutti gli effetti ma non per quanto riguarda gli affetti.. Donne che non sono migliori degli uomini, poiché l'autrice le descrive per come la donna spesso è: invidiosa, maligna, propensa al piacere carnale e a quello derivante dal denaro. Ma, anche, al grande amore che le lega ai figli come un cordone ombelicale invisibile ma sempre attivo, che sembra trattenuto dal proprio ventre anche ben dopo la loro nascita. Il romanzo di Mariolina Venezia è un romanzo-fiume: il Basento, che percorre quelle terre e ne alimenta la fertilità, una terra antica e spesso martoriata non solo dagli agenti atmosferici ma anche da quelli terreni che l'hanno depredata e depauperata facendone: volutamente o inconsciamente, un serbatoio di manodopera per il Nord industriale. In questo romanzo talvolta anche difficile da mandar giù, la scrittrice lucana che in passato ha vissuto a Parigi e attualmente vive a Roma, descrive la sua gente ma anche e soprattutto il suo territorio, che influenza non poco i propri figli e nipoti arrendendoli ai suoi voleri di Madre Matrigna.
Antonio Mecca

Proverbi Milanesi

Milano in Giallo

di Albertina Fancetti, Franco Mercoli, Alighiero Nonnis, Mario Pace
EDB Edizioni

Com'è bella Milano

di Albertina Fancetti
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