DÌ LA VERITÀ ANCHE SE LA TUA VOCE TREMA
- 02 novembre 2019 Cultura

L' interessante libro della giornalista Daphne Caruana Galizia
Nella nuova collana "Munizioni", diretta da Roberto Saviano e pubblicata da Bompiani, è apparso l'interessantissimo libro "Dì la verità anche se la tua voce trema", un'antologia di articoli scritti dalla giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, uccisa due anni fa con una carica di esplosivo piazzata sotto la sua auto, alle 14,58 del 16 ottobre 2017, pochi minuti dopo avere postato: alle ore 14,35 il suo ultimo articolo che così si concludeva: "Ci sono corrotti ovunque. La situazione è disperata". Daphne: il cui nome in greco antico è quello di una delle Naiadi accomunata ai corsi di acqua dolce (e proprio di acqua dolce si ha bisogno per dissalare il mare dentro il quale nuotano i pescecani della finanza, della politica e della criminalità) da signorina si chiamava Daphne Anne Vella, ed è morta all'età di 53 anni poiché era nata il 26 agosto 1964.
Nel 1987 avvenne il suo esordio di giornalista, dall'estate del 1990, fu una firma per The Sunday Times e The Malta Independent. In seguito assunse anche la direzione delle riviste Taste e Flair, le quali si occuparono di bellezze artistiche e di abitazioni private, di fiori e di piante, l'altra faccia: quella più tranquillizzante, di Daphne, la quale aveva una faccia bellissima che poteva non tranquillizzare solamente i criminali e i corrotti che nella sua isola: purtroppo non abbastanza isolata, non mancano di certo. A 80 km da Malta c'è la Sicilia, e forse proprio da qui è provenuto l'esplosivo che facendo saltare in aria la sua auto ne causò la morte.
Daphne Caruana Galizia scriveva dell'alto tasso di corruzione che affliggeva il suo Paese, un Paese per il quale va a pennello la definizione che Raymond Chandler dette nel suo saggio "La semplice arte del delitto" riguardo lo scrittore di polizieschi realistici, che dovrebbe descrivere "un mondo in cui i gangsters possono governare le nazioni e per poco non governano le città". Chandler scriveva questo suo saggio nel 1944, anno in cui la seconda guerra mondiale era ancora in corso e dove nazioni come la Germania, il Giappone, la Spagna, l'Italia e la Russia erano in mano a despoti che mediante il terrore governavano il Paese. Questo capita ancora adesso in molti Stati africani e sudamericani, e nella calda Malta nella quale è d'uso per la modesta cifra di un milione di dollari la vendita di nazionalità a personalità facoltose, la quale servirà loro per ottenere una tassazione favorevole e la possibilità di poter sfuggire a sanzioni internazionali.
Daphne si occupò anche di casi di corruzione, riciclaggio di denaro sporco e truffa, narcotraffico e traffico di esseri umani, dove spesso erano coinvolti anche esponenti del governo maltese, i quali più che il famoso falco del romanzo di Hammett erano degli avvoltoi. La serietà di questa splendida donna, di profonda correttezza morale, è stata grande. Nonostante le minacce avute, l'incendio della casa dove risiedeva con il marito e i loro tre figli, nonché vari tentativi di eliminazione fisica fino a quella purtroppo riuscita del 16 ottobre 2017, Daphne andò avanti perché, come aveva detto: "Non scopriremo mai la verità, a meno che non continuiamo a inseguirla". - "Perché la democrazia esista prima di tutto dev'esserci libertà di espressione". - "Io non diffondo bugie, falsità e odio. Io diffondo buonsenso, fatti e pensiero razionale: tutta merce assai rara in quest'isola".
Malta è ancora molto indietro sulla pari opportunità per le donne, che vogliono, a ben ragione, le medesime opportunità degli uomini. Ma la storia dell'Uomo che ha approfittato della sua forza maschile per sottomettere quella femminile, mal sopportando che le donne possano superarlo e metterlo in secondo piano. Eppure se le donne quelle davvero in gamba, avessero più peso nella società, vi sarebbe probabilmente un maggiore equilibrio nella bilancia dell'esistenza.
Antonio Mecca