EDUARDO, PEPPINO E TITINA

I TRE DE FILIPPO CUCITI DA SERGIO RUBINI

Martedì sera è stato replicato su Rai Uno il film per la Tv "I fratelli De Filippo", diretto da Sergio Rubini e interpretato nei ruoli principali da Mario Autore (Eduardo), Domenico Pinelli (Peppino), Anna Ferraioli Ravel (Titina). Mentre in quelli secondari, Giancarlo Giannini (Eduardo Scarpetta), Biagio Izzo (Vincenzo Scarpetta) e la brava e bella Susy Del Giudice (Luisa De Filippo). Il film, ben realizzato, prende l'avvio dall'infanzia tormentata dei tre fratelli: Eduardo, Peppino e Titina, figli biologici di Eduardo Scarpetta e di Luisa De Filippo, mai però riconosciuti dal padre. Peppino verrà anzi fatto crescere a Caivano, allora come oggi paese poverissimo ma non come oggi degradato al massimo grado dallo spaccio e consumo di droga e devastato dal triste fenomeno della pedofilia, che vede estirpati nel fiore della crescita bambine e bambini strappati alla terra, stuprati e poi uccisi come animali. La famiglia De Filippo ereditò dal padre la passione per il teatro, che più tardi si estese anche per il Cinema in film, realizzati soprattutto per denaro più che per desiderio. Specialmente Peppino, a partire dagli anni Cinquanta, girò decine e decine di film, spesso in coppia con Totò, per poi ritirarsi nel 1970 con "Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa" e fare una rentrée nel 1979 con "GIallo napoletano", quando già era malato e ammosciato dalla malattia debilitante, ma che pur sempre riusciva a lavorare in teatro e a scrivere testi tra i quali quello bellissimo concernente la sua interessante autobiografia "Una famiglia difficile", terminata nel 1975 e uscita nel 1976. Da questo libro Eduardo risulta essere una persona difficile, nonostante la sua grande bravura attoriale e la notevole mole di testi teatrali. Nel cinema non rifulse come il fratello Peppino, forse perché non era fatto per contrarre matrimonio con la pellicola. Il mio grande amico Vittorio Paliotti, che gli era amico, mi disse che l'aveva accompagnato in una sala cinematografica per assistere alla visione di un film dove lui era uno degli interpreti, probabilmente perché non trovava che risaltasse a sufficienza si alzò e lasciò la sala. Eduardo non seppe spargere il seme della simpatia agli altri, ma nonostante questo ebbe tre mogli, dalla seconda delle quali: Thea Prandi, ebbe i due figli Luisella e Luca. Buon ultima, ecco relazionarsi con Isabella Quarantotti, di 21 anni più giovane, la quale gli fu accanto fino alla morte avvenuta il 31 ottobre 1984. Peppino, più simpatico ed empatico, funzionava benissimo nei film - oltre 80 girati - e i suoi ruoli brillanti hanno contribuito a fare la storia del cinema comico italiano, a comporre un lucente tassello che unito a quello di altri suoi grandi colleghi ha saputo formare un mosaico di stupefacente bellezza. Titina mostrò la sua arte scenica soprattutto nella commedia del fratello Eduardo "Filumena Marturano", per poi: una volta costretta ad abbandonare il teatro per problemi al cuore, lavorare nel Cinema perché le brevi scene di cui un film è composto le permettevano di non stancarsi troppo. Questo film di Sergio Rubini realizzato nel 2021 ha saputo se non fare luce sulla psiche del celebre trio, perlomeno arricchire di fatti della loro vita il pubblico televisivo, che numericamente è molto superiore a quello teatrale sebbene spesso meno concentrato e con una minore abitudine e frequentazione teatrale dove si possono percepire quelle sottiglienze e quesi contatti visivi e vocali che la televisione non può o forse non sa dare.  

Antonio Mecca

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