FRANCESCO MUZZOPAPPA ALLA LIBRERIA ALBERTI DI VERBANIA
- 16 novembre 2024 Cultura
Domenica 15 settembre, dalle ore 17,30, nella storica (1954 anno di fondazione) libreria Alberti di Verbania Intra il giovane scrittore Francesco Muzzopappa, ex autore di slogan pubblicitari per vent'anni della sua vita.
Francesco era affiancato dalla sua compagna storica (convivere con un artista non è cosa semplice, così come per un artista non è semplice convivere con l'apparente semplicità di una donna). Carmen Vella, questo il suo nome, lavora da 15 anni per la Alberti, è un'ottima illustratrice e ha pubblicato tempo fa un libro tutto incentrato sulle bellezze del lago Maggiore. Francesco invece, narratore nato e sempre più noto, è al suo ventesimo libro, e si suddivide tra letteratura per ragazzi e quella per adulti, innestando nell'una e nell'altra una buona dose di umorismo. Carmen, graziosa e magra come la splendida Audrey Hepburn dei tempi d'oro, ha posto sapienti domande al suo compagno il quale ha fornito risposte adeguate su vari argomenti. Si è parlato soprattutto del nuovo romanzo di Francesco, "Santa Maria", nel quale la protagonista è la Morte, incarnatasi in una donna dell'apparente età di 60 anni desiderosa di amore e di affetto. La surreale vicenda si dipana per 270 pagine gradevolmente narrate dall'Autore, sempre più abile nello scrivere. È, la sua, una letteratura per tutti, scritta in tono apparentemente semplice e piacevole da leggere. Uno stile il suo che non è da tutti però, sia perché molti dei suoi colleghi non lo posseggono, sia perché soprattutto gli autori italiani tendono ad avvicinarsi agli Dei già assisi nel Parnaso della letteratura, sperando in uno scranno che li possa ospitare. Ma, a parer nostro, non è così che si dovrebbe scrivere. Perché le buone idee è in maniera semplice che andrebbero esposte, piazzandole lungo la storia e spiazzando chi leggendo si imbatte in loro. Loro che spesso sono l'oro della letteratura, proveniente dalla miniera personale dentro la quale lo scrittore scava alla ricerca di se stesso.*
Antonio Mecca
Francesco era affiancato dalla sua compagna storica (convivere con un artista non è cosa semplice, così come per un artista non è semplice convivere con l'apparente semplicità di una donna). Carmen Vella, questo il suo nome, lavora da 15 anni per la Alberti, è un'ottima illustratrice e ha pubblicato tempo fa un libro tutto incentrato sulle bellezze del lago Maggiore. Francesco invece, narratore nato e sempre più noto, è al suo ventesimo libro, e si suddivide tra letteratura per ragazzi e quella per adulti, innestando nell'una e nell'altra una buona dose di umorismo. Carmen, graziosa e magra come la splendida Audrey Hepburn dei tempi d'oro, ha posto sapienti domande al suo compagno il quale ha fornito risposte adeguate su vari argomenti. Si è parlato soprattutto del nuovo romanzo di Francesco, "Santa Maria", nel quale la protagonista è la Morte, incarnatasi in una donna dell'apparente età di 60 anni desiderosa di amore e di affetto. La surreale vicenda si dipana per 270 pagine gradevolmente narrate dall'Autore, sempre più abile nello scrivere. È, la sua, una letteratura per tutti, scritta in tono apparentemente semplice e piacevole da leggere. Uno stile il suo che non è da tutti però, sia perché molti dei suoi colleghi non lo posseggono, sia perché soprattutto gli autori italiani tendono ad avvicinarsi agli Dei già assisi nel Parnaso della letteratura, sperando in uno scranno che li possa ospitare. Ma, a parer nostro, non è così che si dovrebbe scrivere. Perché le buone idee è in maniera semplice che andrebbero esposte, piazzandole lungo la storia e spiazzando chi leggendo si imbatte in loro. Loro che spesso sono l'oro della letteratura, proveniente dalla miniera personale dentro la quale lo scrittore scava alla ricerca di se stesso.*
Antonio Mecca
