I drammatici cambiamenti climatici

Ci risiamo. Così come lo scorso anno e come forse anche il prossimo, l'Emilia Romagna e una parte delle Marche sono state travolte da piogge torrenziali che ne hanno devastato il territorio sommergendolo con l'acqua dei fiumi esondati, e travolgendone case ed esercizi commerciali, gettando nello sconforto gli abitanti e sul lastrico molti di loro. Se ancora c'era qualcuno che non credeva ai cambiamenti climatici ora forse al contrario si ricrederà e magari si adopererà per far sì che le comunità provvedano, per quanto ancora possibile, a porre dei rimedi. Il clima è mutato: in peggio, anche per colpa nostra, per colpa della nostra insipienza e del nostro menefreghismo. Ed è inutile stare a recriminare e a strapparsi i capelli. D'altronde quando alla guida del più potente Paese del mondo c'è stato e forse ancora ci sarà un uomo che ha boicottato gli accordi di Parigi sul clima perché lui - e insieme a lui molti altri come lui - non ci credevano e non ci credono, c'è da rimanere sconfortati. È che non si può attingere al pozzo ad libitum, fino a inaridirlo sempre più dell'acqua potabile atta a dissetare noi e a consentirci di lavarsene non solo e non tanto le mani, ma tutto quanto il corpo. L'essere umano ne ha viste ben altre e altre bene o male ancora ne vedrà, ma non bisogna comunque tirare troppo la corda. La corda andrebbe invece tirata per sollevare saldamente tutti i farabutti saliti sul patibolo, e assicurarsi così che non tornino giù a delinquere. Fa specie rivedere in lizza per la Casa Bianca un uomo che ha fomentato una rivolta contro l'establishment nella quale decine di debilitati mentali hanno creduto a quanto il loro idolo andava affermando: e cioè che vi era stato un complotto contro di lui per impedirgli di tornare alle redini di quel cavallo pazzo che spesso è l'America. Questo ovviamente non autorizza a plaudire gli apprendisti sicari che per ben due volte hanno tentato di toglierlo di mezzo. La prima volta per incompetenza da parte dei servizi d'ordine; la seconda perché era impossibile controllare tutta la zona nei pressi del campo da golf dove Donald Duck Trump era intento a giocare, per inviare nella buca la palla. E se gli si darà l'ingiusto spazio, nella fossa comune saremo noi tutti a finirci dentro, perché affidarsi e fidarsi dell'uomo che va blaterando che se ci fosse stato lui la guerra della Russia contro la Crimea non sarebbe avvenuta perché lui e Putin sono pappa e ciccia è davvero cosa folle.    

Antonio Mecca

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