I ventotto i racconti di Dashiell Hammett

L'editore Mondadori ha mandato alle stampe un volume di 850 pagine che raccoglie tutti e ventotto i racconti di Dashiell Hammett con protagonista il Continental Op, vale a dire l'anonimo investigatore privato della Continental (che poi sarebbe la Pinkerton) per la quale ultima lo scrittore americano ebbe modo di lavorare fino ai primi anni Venti, per un totale di cinque anni. Il primo racconto apparve sulla rivista Black Mask il primo ottobre 1923, mentre il nome dello scrittore scomparve dietro lo pseudonimo di Peter Collinson e si intitolò "Incendio doloso". L'ultimo invece uscì nel novembre 1930 sotto il titolo di "Morte e C.", per una media di quattro racconti all'anno. Se si tiene conto che i racconti erano tutti quanti lunghi e che nello stesso periodo Dashiell Hammett ne scriverà molti altri senza l'OP, la sua produzione si può ritenere più che soddisfacente per lui e per i suoi lettori. Il Continental OP fu protagonista anche dei primi due romanzi di Hammett, usciti entrambi nel 1929, che se fu l'anno della grande crisi americana non lo fu invece per uno scrittore considerato il caposcuola dei duri americani. In questo volume si possono trovare tutti i racconti ottimamente tradotti in passato da Attilio Veraldi e Hilia Brinis, più quelli tradotti da Nicoletta Bianchi, Giuseppe Strazzeri ed Enzo Verrengia. Inoltre si ha l'occasione finalmente di non trovare più i termini "rivoltella" e "tassì" per definire "pistola" e "taxi", poiché le armi in voga nei folli anni Venti definiti ruggenti anche perché a ruggire erano pure le armi da fuoco non erano certo piccole come il termine "rivoltella" induce a pensare; inoltre il termine "tassì" è il termine utilizzato dai francesi per denominare l'auto pubblica. Anni di traduzioni dal francese di romanzi da loro tradotti dall'inglese hanno lasciato il segno, che non è certo quello di Zorro perché Zorro significa volpe, mentre qui è semmai il segno dello sciacallo. Nella serie di racconti si trovano anche due personaggi come il Vecchio, capo della Continental, che può ricordare per il suo appellativo il capo del commissario Sanantonio; e Dick Foley, collega dell'OP che si distingue per la sua parlata stringata, poiché se proprio non è necessario evita di parlare. Così abbiamo quasi un esempio precursore dello stile di James Ellroy: secco e telegrafico presente in non pochi romanzi dell'autore di "Dalia Nera", "L.A. Confidential" e "American Tabloid". Inoltre diverse volte Hammett non manca di criticare il Proibizionismo allora vigente, che solo un Paese contradditorio come l'America è poteva trasformare in una legge che sarebbe durata oltre dieci anni, con il risultato di far proliferare gang di spietati delinquenti. Di lì a poco un nuovo scrittore non certo da poco: Raymond Chandler, sarebbe salito al soglio pontificio perché sempre più santificato da critica e pubblico. Iniziò a pubblicare nel 1933, dieci anni dopo l'esordio di Hammett, sempre su Black Mask e: sempre dieci anni dopo l'esordio nel romanzo del suo Maestro esordirà a sua volta nel romanzo con "Il grande sonno", apparso nel 1939. Chandler sarà l'esatto contrario di Hammett, perché il suo stile ampolloso fu rispetto al primo barocco e simile - se il precedente può venire avvicinato a quello di Hemingway - a quello di Fitzgerald.

Antonio Mecca

L'INGLESE CANTANDO

Milano in Giallo

di Albertina Fancetti, Franco Mercoli, Alighiero Nonnis, Mario Pace
EDB Edizioni

Com'è bella Milano

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni

L'Osteria degli Orchi

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni