I volti del Giappone

Palazzo Reale

Dopo il successo di Ukiyoe -Il mondo fluttuante, vari anni fa, a Palazzo Reale si inaugura, il 22 settembre, un’altra importante mostra dedicata al Giappone: HOKUSAI, HIROSHIGE, UTAMARO Luoghi e volti del Giappone che ha conquistato l’Occidente, promossa dall’Ambasciata del Giappone e organizzata dal Comune di Milano con MondoMostre Skira, curatrice Rossella Menegazzo. Oltre 200 silografie policrome e libri illustrati della prestigiosa collezione del Honolulu Museum of Art raccontano del “mondo fluttuante”, che esaltava il piacere e il divertimento in ogni sua forma, in contrapposizione all’etica del samurai. Tante furono le scuole e gli artisti che si specializzarono in questi temi, dando vita a serie di stampe sempre diverse in forma e qualità, per soddisfare una richiesta e un’editoria sempre più esigenti. La rivalità era forte, sia tra gli artisti che tra gli editori, tuttavia i maestri, ancora oggi punti di riferimento indiscussi sono tre: Katsushika Hokusai (1760-1849), Utagawa Hiroshige (1797-1858) e Kitagawa Utamaro (1753-1806).
Il percorso della mostra presenta una selezione di silografie dalle serie più significative dei tre artisti, evidenziando il ripetersi degli stessi soggetti, il variare di dimensioni e  inquadrature per continuare a venderli nel tempo, e  come ogni artista si sia distinto con una serie tematica specifica, che, diventata alla moda, obbligava gli altri a cimentarsi sullo stesso soggetto, per restare nel mercato. Ecco perché, ad esempio, la serie più famosa di Hiroshige, le Cinquantatré stazioni del Tokaido del 1833-34, sia stata riproposta da lui in formati diversi e persino in collaborazione con altri artisti, e anche Hokusai usi quel soggetto in una serie di surimono (biglietti augurali) e silografie. 
Scorci di ponti, cascate, quartieri di Edo, di Kyoto e di province lontane, insieme ai volti, all’eleganza dei kimono e alla sensualità delle donne dipingono il quadro di una società e testimoniano come l’uomo sia sempre parte attiva e integrata nella natura. Queste immagini, le vedute del Giappone di Hiroshige, i 15 volumi di Manga di Hokusai, i volti delle beltà di Utamaro divennero un riferimento per gli artisti successivi. L’“Immagine del Giappone” conquistò l’Europa, specie  a Parigi gli Impressionisti di fine ’800.
La mostra si inserisce nel calendario di eventi, che in varie città italiane celebrano il 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia: la stipula del primo Trattato di Amicizia e Commercio, il 25 agosto 1866, che diede inizio ai rapporti diplomatici moderni tra i due Paesi, dopo oltre due secoli di chiusura del Giappone. Un’occasione quindi per approfondire e scoprire nuovi aspetti del lontano  paese orientale e della sua relazione con il nostro.
Grazia De Benedetti

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