I TACCUINI DI NONNA MARIA

IL LAVORO STANCA?! (Il telelavoro)

In questo periodo  mi è capitato di raccogliere le confidenze di alcune giovani mamme sull' esperienza che le stesse stanno vivendo  con il telelavoro. Queste  mamme lavoratrici sono state spinte dall'emergenza Coronavirus in una nuova dimensione lavorativa e familiare densa di difficoltà e nuove problematiche. Infatti esse devono assolvere sia i compiti lavorativi  sia gli impegni di cura e di assistenza familiare verso i minori o i genitori o altre situazioni problematiche. La riflessione su questa realtà riporta alla questione dell'equilibrio fra vita e lavoro e alla questione del ruolo sociale e familiare della donna. Una questione molto attuale che il telelavoro sta evidenziando e della quale, credo, ancora molto si parlerà.Essa riguarda uomini e donne, singol e coppie, giovani e meno giovani perché ha a che fare con la cultura dell'organizzazione del lavoro e del ruolo sociale che  la donna ricopre all'interno del lavoro. Cioè, ha a che fare in modo dirompente con il ruolo della donna,  la cura dei figli o degli anziani (in molti casi di entrambi), con i tanti ostacoli manifesti o sotterranei che ancora oggi la donna incontra nel lavoro e nelle opportunità di carriera.Seguendo questa direttrice, temo che il telelavoro potrebbe diventare un modo di lavorare complesso e pieno di ostacoli se non si organizza il lavoro in modo nuovo e promozionale nei ritmi e negli orari e se gli Organismi preposti e le Aziende stesse non danno aiuti più concreti e diretti alle famiglie per la cura dei minori e dei familiari bisognosi. In questa direzione,questa nuova esperienza, il telelavoro, potrebbe diventare una occasione di RI valorizzazione dei rapporti e dei ruoli lavorativi della donna,in caso contrario,temo che possa diventare una ulteriore occasione per risospingere  la donna nel vicolo cieco del lavoro-accudimento-casa-stress. Perché ciò non accada, togliamo il telelavoro da ogni propaganda retorica funzionale a un certo sistema, analizziamone gli aspetti positivi e negativi, vigiliamo affinché non diventi una rete in cui stringere a maglia stretta la donna lavoratrice. Insomma, parliamone.


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