Lucio Dalla nasce in una famiglia bolognese, il padre è il responsabile del poligono di tiro a volo della città e la madre è 

proprietaria di una sartoria.

A tre anni, quando si dice che il destino degli uomini è già prestabilito, Lucio sfugge dai genitori per andare a cantare una canzone con l’orchestrina del Caffè Centrale di Piazza Maggiore.

A sette anni rimane orfano del padre. Per il piccolo Lucio è uno di quei colpi bassi, fonte di immenso dolore, che fanno crollare il mondo addosso.

Lo zio Ariodante, cantante di professione, cerca di aiutarlo a superare il tragico evento e gli insegna a suonare la fisarmonica. Lucio si appassiona e scopre il mondo della musica, quel mondo fantastico a cui sarà attaccato per tutta la vita.

A scuola non è certo uno studente modello del resto nel cuore e nella mente i suoni che echeggiano come un mantra sono sempre e solo quelli delle note musicali.

A dieci anni, gli regalano un clarinetto che impara a suonare come autodidatta; impara così bene che entra nella più importante jazz band di Bologna.

Nel 1962 lascia il jazz ed entra nella pop band dei Flippers.

Nel 1964 Gino Paoli, entusiasta delle sue capacità, gli fa incidere la sua prima canzone.

Nel 1966 incide il suo primo album.

Nel 1967 partecipa al Festival di Sanremo.

Nel 1968 gira un film coprendo il ruolo di narratore cantante.

Nel 1970 conduce su Rai 1 una trasmissione per ragazzi di cartoni animati.

Nella sua vita artistica Lucio Dalla si è presentato come un personaggio eccentrico e stravagante, andava in giro con una gallina tenuta a guinzaglio, amava portare delle ciliegie attaccate al lobo delle orecchie, ma ciò non gli ha impedito di incidere decine di canzoni e ben trentadue album di successo.

Un grande grazie e complimenti vivissimi a Lucio Dalla che con la sua musica Soul, Jazz, Beat e Pop e suonando la fisarmonica, il clarinetto, il pianoforte e il sassofono ha saputo e saprà divertire ed emozionare per sempre.