IL PERSONAGGIO DEL LUNEDI’ “TOMBA LA BOMBA”
- 19 dicembre 2022 Cultura
Nato a Bologna il 19 dicembre 1966 Alberto Tomba inizia la carriera sportiva nel 1986 e la termina nel 1998, gareggia con la Squadra dei Carabinieri e fa sognare gli appassionati dello sci, e non solo, quando corre come un ghepardo e vola come un super jet nelle gare di slalom speciale e di slalom gigante. Il suo è un Palmares che lo rende uno degli sciatori più importanti e prolifici di tutti i tempi: cinquanta medaglie d’Oro, ventisei d’Argento e dodici di Bronzo in ‘Coppa del Mondo’, quattro ‘Coppe del Mondo’ nello Slalom Speciale, una ‘Coppa del Mondo Assoluta’, quattro ‘Coppe del Mondo’ nello Slalom Gigante’, tre medaglie d’Oro e due d’Argento nelle ‘Olimpiadi di Calgary 1988’ e due d’Argento nelle ‘Olimpiadi di Albertville 1992’.
Nel 1999 è il protagonista di un film poliziesco, nel 2008 pubblica il libro ‘Alberto Tomba. Prima e Seconda manche’.
Amante dello sci, con la passione per questo sport nel “sangue”, si dedica alla diffusione dello sci, promuovendolo in trasmissioni televisive e recandosi di persona in paesi come il Giappone, gli Stati Uniti e in quelli più importanti d’Europa. Fa anche il “Testimonial” dei ‘Giochi Invernali’ di Torino 2006 e di quelli di ‘Cortina d’Ampezzo 2019’.
Alberto è un “Campione” mediatico, nello sport e nella vita. Beniamino dei suoi tempi è per i giovani un esempio da seguire. Vincere una gara dopo aver perso la prima manche è possibile solo se non si “molla” mai: crederci sino alla fine è la caratteristica che determina la differenza tra gli atleti quando gareggiano singolarmente. E secondo Alberto Tomba, se è vero che “Campioni” si nasce è altrettanto vero che con tanti sacrifici, impegnandosi all’inverosimile e con un po' di fortuna, “Campioni” si può anche diventare. Del resto, a dimostrarlo è proprio lui, nato in una famiglia senza alcuna tradizione sciistica, in una città come Bologna che con lo sci non c’entra proprio nulla.
A cura di Flaio Fera