IL SORRISO BUFFO E SIMPATICO DI ENZO GARINEI
- 05 ottobre 2022 Cultura
Con la scomparsa di Enzo Garinei scompare tutto un mondo che affondava le sue radici nel passato e da lì traeva l'humus che lo avrebbe alimentato per gli anni a venire. Un mondo composto di tutte le sfaccettature che formano lo spettacolo: teatro e avanspettacolo, cinema, Tv, radio, doppiaggio, pubblicità.
Enzo Garinei era immediatamente riconoscibile per quella sua buffa e simpatica faccia dalle orecchie a sventola, gli occhi sorridenti che reclamavano complicità con quello che andava rappresentando e richiamavano alla memoria precedenti spettacoli con interpreti ai quali Garinei era stato affiancato, spesso dal fratello Pietro: Totò, Bramieri, Villaggio, Delia Scala. Quando entrava in scena lo spettatore in genere rideva già dentro di sé, per poi ridere sonoramente alle battute di lì a poco ascoltate. Enzo era formidabile anche nel doppiaggio, in special modo quello inerente George Jefferson, doppiato con al fianco la brava Isa Di Marzio; o nel ri -doppiaggio televisivo di Stan Laurel con al fianco Giorgio Ariani-Oliver Hardy. Fu tra i protagonisti del mitico Carosello nonché della Tv degli albori, da lui immediatamente apprezzata perché conscio di ciò che quel potente mezzo rappresentava. Ho avuto il piacere di parlargli nel 2006, quando Garinei aveva ottant'anni. Il suo nome si trovava sull'elenco del telefono di Roma e io gli telefonai per chiedergli notizie di alcuni miei soggetti che gli avevo inviato tempo prima. Mi rispose la moglie poi Enzo venne al telefono e parlammo per una decina di minuti, nel corso dei quali mi dette buoni consigli su idee che avrei potuto sviluppare e poi proporre. Avendomi quindi ragguagliato sulla sorte che aveva riservato ai miei soggetti dicendomi che li aveva inviati a Jaja Fiastri, grande commediografa del teatro italiano ("Alleluja brava gente", "Aggiungi un posto a tavola", "Accendiamo la lampada") ed essendo anche lei presente sull'elenco telefonico di Roma, mi misi in contatto per chiederle un appuntamento che lei mi accordò. Arrivai debitamente preparato perché mi ero studiato con attenzione la sua biografia. Nei suoi 66 film (dal 1949 al 2019), tredici programmi televisivi, diciassette spettacoli teatrali Enzo Garinei ha saputo degnamente affiancarsi al grande fratello Pietro, autore e regista che in coppia con Sandro Giovannini produsse molti spettacoli teatrali e televisivi, tra questi "Canzonissima '59", che riconfermò il talento di Delia Scala e lanciò quello di Nino Manfredi. In quel periodo che ci si poteva definire Poveri ma belli, gli italiani volevano divertirsi soprattutto per dimenticare i recenti orrori patiti.
Antonio Mecca
Enzo Garinei era immediatamente riconoscibile per quella sua buffa e simpatica faccia dalle orecchie a sventola, gli occhi sorridenti che reclamavano complicità con quello che andava rappresentando e richiamavano alla memoria precedenti spettacoli con interpreti ai quali Garinei era stato affiancato, spesso dal fratello Pietro: Totò, Bramieri, Villaggio, Delia Scala. Quando entrava in scena lo spettatore in genere rideva già dentro di sé, per poi ridere sonoramente alle battute di lì a poco ascoltate. Enzo era formidabile anche nel doppiaggio, in special modo quello inerente George Jefferson, doppiato con al fianco la brava Isa Di Marzio; o nel ri -doppiaggio televisivo di Stan Laurel con al fianco Giorgio Ariani-Oliver Hardy. Fu tra i protagonisti del mitico Carosello nonché della Tv degli albori, da lui immediatamente apprezzata perché conscio di ciò che quel potente mezzo rappresentava. Ho avuto il piacere di parlargli nel 2006, quando Garinei aveva ottant'anni. Il suo nome si trovava sull'elenco del telefono di Roma e io gli telefonai per chiedergli notizie di alcuni miei soggetti che gli avevo inviato tempo prima. Mi rispose la moglie poi Enzo venne al telefono e parlammo per una decina di minuti, nel corso dei quali mi dette buoni consigli su idee che avrei potuto sviluppare e poi proporre. Avendomi quindi ragguagliato sulla sorte che aveva riservato ai miei soggetti dicendomi che li aveva inviati a Jaja Fiastri, grande commediografa del teatro italiano ("Alleluja brava gente", "Aggiungi un posto a tavola", "Accendiamo la lampada") ed essendo anche lei presente sull'elenco telefonico di Roma, mi misi in contatto per chiederle un appuntamento che lei mi accordò. Arrivai debitamente preparato perché mi ero studiato con attenzione la sua biografia. Nei suoi 66 film (dal 1949 al 2019), tredici programmi televisivi, diciassette spettacoli teatrali Enzo Garinei ha saputo degnamente affiancarsi al grande fratello Pietro, autore e regista che in coppia con Sandro Giovannini produsse molti spettacoli teatrali e televisivi, tra questi "Canzonissima '59", che riconfermò il talento di Delia Scala e lanciò quello di Nino Manfredi. In quel periodo che ci si poteva definire Poveri ma belli, gli italiani volevano divertirsi soprattutto per dimenticare i recenti orrori patiti.
Antonio Mecca