IL TEATRO – PELOTA AUGUSTEO E IL SOGNO REALIZZATO DI UN OROLOGIAIO PIEMONTESE
- 19 aprile 2018 Cultura

Il Teatro-Pelota Augusteo intorno al 1910
Nella
nostra ricerca storica sui teatri perduti a Milano (basata sul volume “I teatri
perduti” di Manzella e Pozzi) vogliamo ricordare, pena un probabile oblio,
anche e soprattutto, quei teatri minori sorti nella prima metà del Novecento
che rappresentavano dei mondi vitali ricchi di iniziative per la cittadinanza
meneghina. Il Teatro-Pelota Augusteo è uno di questi. Agli inizi del Novecento,
La Casa di Produzione Ricordi aveva fatto costruire un teatro collegandolo a un
campo rettangolare coperto in cui si poteva praticare un gioco di origine
spagnola: la pelota, una palla lanciata contro una parete con un attrezzo (mano
nuda, paletta, cesta, ecc.). Un ampio corridoio o galleria, in cui sorgevano
negozi di vario genere, collegava la sala teatrale, in viale
di Porta Vittoria n. 21 (l’attuale viale Premuda), al campo di gioco sui
Bastioni Vittoria (l’attuale viale Bianca Maria). La Casa di Produzione Ricordi
affidò la gestione del teatro ad alcune persone fra cui il cognato di Cesare
Battisti. Poi ci furono diversi avvicendamenti fino alla svolta. Un orologiaio
di origini piemontesi, di nome Mauro Rota, aveva un negozio in viale
di Porta Vittoria n.28, all’angolo con via Pasquale Sottocorno. La sua
vera passione era stata sempre il teatro. A Casale Monferrato, suo paese
d’origine, aveva svolto volontariamente alcuni lavori per il Politeama Casalese
pur di assistere, gratuitamente, dal loggione, alle sue rappresentazioni. Nel
1911, quell’orologiaio trentenne riuscì a farsi affidare dalla proprietà la
gestione del Teatro-Pelota Augusteo. Abbandonato per sempre il lavoro di
orologiaio, Mauro Rota iniziò quello di impresario di spettacoli di opere
liriche, di prosa e di varietà. Ma non solo. La gestione, originale, del teatro
da parte del giovane piemontese comprendeva anche la proiezione di film,
nell’intervallo dei quali inseriva l’esibizione di cantanti lirici. E in più,
all’Augusteo si potevano vedere anche incontri pugilistici come quelli
organizzati dal Club Pugilistico Milanese, nel novembre del 1919, in cui
figuravano nome importanti come Leopoldo Mariotti, campione italiano dei pesi
leggeri, e Abelardo Zambon, campione italiano dei pesi welter. Lo spirito di
iniziativa di Mauro Rota fu premiato, pochi anni dopo con l’inizio della Prima
guerra mondiale, dalla gestione del Teatro Commenda (in via Lamarmora) e di
varie sale cinematografiche.
Andrea
Pietrantoni
(Per gentile concessione della Rivista Sipario)