IL TEATRO – PELOTA AUGUSTEO E IL SOGNO REALIZZATO DI UN OROLOGIAIO PIEMONTESE

Il Teatro-Pelota Augusteo intorno al 1910

Nella nostra ricerca storica sui teatri perduti a Milano (basata sul volume “I teatri perduti” di Manzella e Pozzi) vogliamo ricordare, pena un probabile oblio, anche e soprattutto, quei teatri minori sorti nella prima metà del Novecento che rappresentavano dei mondi vitali ricchi di iniziative per la cittadinanza meneghina. Il Teatro-Pelota Augusteo è uno di questi. Agli inizi del Novecento, La Casa di Produzione Ricordi aveva fatto costruire un teatro collegandolo a un campo rettangolare coperto in cui si poteva praticare un gioco di origine spagnola: la pelota, una palla lanciata contro una parete con un attrezzo (mano nuda, paletta, cesta, ecc.). Un ampio corridoio o galleria, in cui sorgevano negozi di vario genere, collegava la sala teatrale, in viale di Porta Vittoria n. 21 (l’attuale viale Premuda), al campo di gioco sui Bastioni Vittoria (l’attuale viale Bianca Maria). La Casa di Produzione Ricordi affidò la gestione del teatro ad alcune persone fra cui il cognato di Cesare Battisti. Poi ci furono diversi avvicendamenti fino alla svolta. Un orologiaio di origini piemontesi, di nome Mauro Rota, aveva un negozio in viale di Porta Vittoria n.28, all’angolo con via Pasquale Sottocorno. La sua vera passione era stata sempre il teatro. A Casale Monferrato, suo paese d’origine, aveva svolto volontariamente alcuni lavori per il Politeama Casalese pur di assistere, gratuitamente, dal loggione, alle sue rappresentazioni. Nel 1911, quell’orologiaio trentenne riuscì a farsi affidare dalla proprietà la gestione del Teatro-Pelota Augusteo. Abbandonato per sempre il lavoro di orologiaio, Mauro Rota iniziò quello di impresario di spettacoli di opere liriche, di prosa e di varietà. Ma non solo. La gestione, originale, del teatro da parte del giovane piemontese comprendeva anche la proiezione di film, nell’intervallo dei quali inseriva l’esibizione di cantanti lirici. E in più, all’Augusteo si potevano vedere anche incontri pugilistici come quelli organizzati dal Club Pugilistico Milanese, nel novembre del 1919, in cui figuravano nome importanti come Leopoldo Mariotti, campione italiano dei pesi leggeri, e Abelardo Zambon, campione italiano dei pesi welter. Lo spirito di iniziativa di Mauro Rota fu premiato, pochi anni dopo con l’inizio della Prima guerra mondiale, dalla gestione del Teatro Commenda (in via Lamarmora) e di varie sale cinematografiche.

Andrea Pietrantoni
(Per gentile concessione della Rivista Sipario)

 


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