#IOLEGGOPERCHÉ - LEGGIAMO UNA STORIA, LA STAFFETTA LETTERARIA
- 20 marzo 2020 Cultura
Partita il 19 marzo con il primo ambassador la staffetta letteraria di #ioleggoperché
#Leggiamo una storia: autori e autrici, ogni giorno, raccontano e
leggono una storia per tutti i ragazzi delle scuole (e non solo).
Iniziativa del progetto #Ioleggoperché, la grande raccolta di libri a
sostegno delle biblioteche scolastiche.
Nei momenti di difficoltà, i libri sono in grado di trasportarci in
mondi lontani, di farci sognare e farci compagnia. In un momento di
emergenza che coinvolge tutto il paese, il messaggio che vogliamo
lanciare è quello di
godersi un libro, al sicuro dalla poltrona di casa!
Saranno gli autori e le autrici, ogni giorno, a rimettere al centro
il libro e la lettura attraverso i loro volti e le loro letture,
attraverso una breve storia, attraverso un messaggio rivolto ai ragazzi
delle 15.000 scuole di #ioleggoperché, ma anche a tutta la nostra
community, composta da insegnanti, genitori, librai e appassionati di
lettura di tutta Italia. Questo è il nostro modo di aderire a
#iorestoacasa!
Noi della EDB Edizioni Milano consigliamo la lettura del volume del dott. Giovanni Cardellino "Solo l'amore può" che potete richiedere alla EDB Edizioni, Via Cesare Brivio 33 inviando una email all'indirizzo edbedizioni@libero.it.
Giovanni Cardellino è un medico di 66 anni in
pensione.
Ha lavorato per 35 anni all’ospedale di Aosta e da sedici si reca due
o tre volte l’anno in Uganda, per prestare la sua opera come volontario in un
ospedale rurale ai confini con il Congo. Nonostante gli sia stata diagnosticata
una cattiva malattia ai polmoni, contro l’assoluto parere dei colleghi che lo
hanno in cura, ha deciso di tornare in Uganda. Ci è andato... ed è perfino
stato meglio.
Al ritorno gli è venuta voglia di scrivere un racconto. “Proverò a narrare la storia di Acen, ma so
che non riuscirò, nel mio racconto, a evitare di condire i fatti con la
fantasia. Mi piacerebbe vederlo pubblicato, anche per lasciare qualcosa di
tangibile ai miei figli e alle mie nipoti. Non sono così presuntuoso da pensare
con certezza che il mio racconto sia degno di essere stampato. Ma, ‘ tentar non
nuoce’”. Nasce una storia che va assaporata nel suo stile di scrittura,
così asciutto, diretto, essenziale, privo di fronzoli e sfrontatamente sincero,
che suona all’orecchio come musica di ampio respiro, capace di destare emozioni
sgorganti dal cuore che penetrano direttamente nell’anima.
Il racconto di una
speranza, di una proiezione fiduciosa verso il futuro, che ancora oggi gli fa
esclamare: ‘Il meglio deve ancora venire’.