Dyck Van Dyke sta per compiere 99 anni, essendo nato il 13 dicembre a West Plains, nel Missouri. Molti non sanno chi sia Van Dyke, ma basterà citare il capolavoro prodotto da Walt Disney: "Mary Poppins", perché la memoria lo riveda (a colori) in tutto il suo splendore giovanile. L'attore americano aveva 39 anni quando nel 1964 nel ruolo dello spazzacamino Bert, fidanzato della governante Mary Poppins ballava e cantava in maniera impeccabile. Le canzoni del film erano belle e accattivanti, tali da entrare di prepotenza nelle menti giovanili, e lì fermarsi per anni. Nella versione italiana c'era la voce del grande attore Oreste Lionello che lo doppiava anche nel canto, e con una foga da quel grande attore che era. 
Julie Andrews- Mary Poppins era doppiata invece da Maria Pia Di Meo per la parte recitata e da Tina Centi per quella cantata. Oltre mezzo secolo più tardi Van Dyke tornerà in un ruolo minore nel film (anch'esso minore) "Il ritorno di Mary Poppins", con Emily Blunt, 2018, che a tutt'oggi rimane il suo ultimo film. 
"Mary Poppins" è il terzo film della sua carriera, che conta 23 film ma è nella televisione che Dyck Van Dyke ha eccelso con ben 50 partecipazioni e soprattutto nei 178 episodi della serie "Un detective in corsia", nei panni del dottor Mark Sloan, suddivisi in otto serie partite nel 1993 e protrattesi fino al 2001. Dotato di grande verve comunicativa Van Dyke soprattutto nella sua giovinezza era perfettamente in grado di reggere la parte affidatagli riunendo in sé forza recitativa, canto intonato, danza acrobatica. Dietro questi capolavori c'è molto lavoro e di conseguenza molta fatica. Ma il risultato si vede e di conseguenza si apprezza. Per questo il rivederli anche e soprattutto a distanza di anni è quasi d'obbligo, perché il piacere che se ne ricava è senz'altro garantito.

Antonio Mecca