L'EREDITÅ TELEVISIVA DI ANGELO GUGLIELMI
- 12 luglio 2022 Cultura
E' morto oggi: 11 luglio 2022, a Roma, Angelo Guglielmi. Era nato ad Arona, graziosa cittadina sulle sponde del lago Maggiore da genitori pugliesi e poi si trasferirà a Bologna dove si è laureato: in Lettere, nel 1951. Insegnò alle scuole medie di Ferrara e di Cento, in provincia di Ferrara. Era fratello di Giuseppe e Guido, anche loro critici letterari. Nel 1954-1955 nella appena neonata Rai supera il concorso di ammissione e: dal 1976 al 1987 sarà capostruttura di Rai Uno praticamente dal passaggio dal bianco e nero al colore. Guglielmi (che poi era anche il nome autentico del celebre attore Rodolfo Valentino, anche lui pugliese di origine) ideò molti programmi: tra questi "Bontà loro"", che Maurizio Costanzo condusse per due anni, dal 1976 al 1978, anche lui dall'ultimo periodo del bianco e nero al primo del colore. Fra i programmi culturali da Guglielmi realizzati ci furono: "Vita di Michelangelo", "Vita di Dante", "Vita di Cavour". Dopo avere diretto il centro di produzione Rai di via Teulada in Roma (che oggi ha preso il nome della grande Raffaella Carrà) diresse. dal 1995 al 2001 l'Istituto Luce e poi, per otto anni, Rai Tre, che da un ascolto bassissimo riuscì ad elevare con l'ideazione di numerosi programmi quali "Chi l'ha visto?", "Blob", "Quelli che il calcio". Angelo Guglielmi pur essendo un grande intellettuale (fu tra gli artefici della creazione del mitico Gruppo 63) era fautore di una Tv popolare, perché popolare non è sinonimo di stupido, un po' come anche il grande Beniamino Placido affermò più volte nei suoi intelligenti scritti. Parallelamente all'attività di dirigente televisivo Guglielmi mantenne quella di scrittore e recensore di libri collaborando a vari giornali fra i quali "Corriere della Sera" e "Tutto Libri", dove su quest'ultimo ebbe modo di recensire un romanzo ben poco ammodo: "Arrivano i pagliacci", svelandolo per quello che in realtà era ed è (anche se la sua autrice afferma di averlo riscritto): una pagliacciata sfacciatamente propagandata come un romanzo di alto livello, così alto che guardando in basso non riesci a vedere la gente se non come formiche, e quindi a non farti scrupolo se le calpesti camminandoci sopra. Angelo Guglielmi ha lavorato molto, e bene, lasciando una eredità televisiva che ancora oggi funziona. Perché se oltre che talentuosi certi funzionari e intellettuali fossero anche modesti e rispettosi di chi usufruirà della trasmissione proposta, probabilmente tutto funzionerebbe meglio.
Antonio Mecca