L'Impegno e il talento di Ileana Ghione
- 02 aprile 2023 Cultura
L'altra sera, nel programma televisivo "Striscia la notizia", Jimmy Ghione è tornato a parlare delle buche di Roma che infestano il piazzale della stazione Termini da troppo tempo, causando scossoni agli autobus che vi approdano o che da lì partono e: ovviamente, ad autisti e passeggeri. Alcuni giorni fa Ghione si era messo a spalare catrame in alcune di queste fosse per incentivare il comune a darsi una mossa. Mossa che di recente è avvenuta e che Jimmy ha documentato con tanto di adeguate riprese televisive. Ora, si dirà: ci voleva poi così tanto? Doveva passare ripreso dalle telecamere di un seguitissimo programma televisivo la denuncia perché il comune si decidesse a ricoprire le buche infestanti il piazzale degli autobus? Non sappiamo se la colpa del grande e incomprensibile ritardo sia stata del sindaco (passato o presente) o della burocrazia infestante e festante quando come le compete è usa a vagliare, ritardare, vanificare i lavori da fare. Sappiamo però che in quella che di sicuro è la più bella città del mondo è inammissibile dover subire simili ignominie. Quanto poteva costare a costoro un intervento del genere in denaro speso e tempo impiegato? Non molto, probabilmente. Per cui, cosa si aspettava? Che il selciato finisse sui tetti dei vagoni della sottostante metropolitana?
Jimmy Ghione ha iniziato a collaborare al programma "Striscia la Notizia" esattamente 25 anni fa, nel 1998. È il nipote, perché era sua zia, di una grande attrice anche lei come lui piemontese: Ileana Ghione, nata il 15 gennaio 1931 e morta a Roma dove si era trasferita ancora ragazza per frequentare l'accademia di Arte drammatica diretta da Sergio Tofano, il creatore del mitico signor Bonaventura, personaggio illustre del "Corriere dei piccoli". Il nove dicembre 1980 Ileana acquista un vecchio e dismesso teatro situato in via delle Fornaci, strada che si inerpica fino alla piccola stazione di San Pietro mentre è distante solo poche centinaia di metri da piazza San Pietro, trasformandolo in un gioiello di interni rivestiti di velluto rosso, uno scrigno in grado di ospitare gioielli teatrali quali i capolavori di Pirandello, di Shakespeare, di Molière. Con lei hanno recitato anche vecchie glorie del glorioso teatro televisivo del passato, quali l'attore e doppiatore Mico Cundari. La Ghione è stata uno dei volti più noti della prosa televisiva degli anni '60 e '70, lavorando dal 1959 al 1982 in molti sceneggiati dell'epoca, tra i quali "David Copperfield", "Vita di Dante" e soprattutto "Madame Curie". Poi finì per dedicarsi anima e cuore al suo teatro da lei ristrutturato e ribattezzato giustamente con il suo cognome. E proprio lì, sul palco del teatro, Ileana mentre era intenta a recitare "Ecuba" di Euripide, venne colpita da un aneurisma all'aorta. Chiese scusa al pubblico: "Scusate, mi sento male", e trasportata a sipario abbassato nel camerino dapprima e all'ospedale romano San Filippo Neri poi. Morirà di lì a poco: era il tre dicembre 2005, venticinque anni dopo l'inaugurazione del suo teatro, cinque lustri in cui ha saputo dare lustro alla sua arte recitativa. Donna bella e dal volto espressivo, Ileana Ghione sarà ricordata come una delle più grandi attrici teatral-televisive, che la Tv del passato ha saputo giustamente valorizzare e che nei personaggi interpretati ha saputo trasfondere la sua forza di donna e il suo talento di attrice.
Antonio Mecca
Jimmy Ghione ha iniziato a collaborare al programma "Striscia la Notizia" esattamente 25 anni fa, nel 1998. È il nipote, perché era sua zia, di una grande attrice anche lei come lui piemontese: Ileana Ghione, nata il 15 gennaio 1931 e morta a Roma dove si era trasferita ancora ragazza per frequentare l'accademia di Arte drammatica diretta da Sergio Tofano, il creatore del mitico signor Bonaventura, personaggio illustre del "Corriere dei piccoli". Il nove dicembre 1980 Ileana acquista un vecchio e dismesso teatro situato in via delle Fornaci, strada che si inerpica fino alla piccola stazione di San Pietro mentre è distante solo poche centinaia di metri da piazza San Pietro, trasformandolo in un gioiello di interni rivestiti di velluto rosso, uno scrigno in grado di ospitare gioielli teatrali quali i capolavori di Pirandello, di Shakespeare, di Molière. Con lei hanno recitato anche vecchie glorie del glorioso teatro televisivo del passato, quali l'attore e doppiatore Mico Cundari. La Ghione è stata uno dei volti più noti della prosa televisiva degli anni '60 e '70, lavorando dal 1959 al 1982 in molti sceneggiati dell'epoca, tra i quali "David Copperfield", "Vita di Dante" e soprattutto "Madame Curie". Poi finì per dedicarsi anima e cuore al suo teatro da lei ristrutturato e ribattezzato giustamente con il suo cognome. E proprio lì, sul palco del teatro, Ileana mentre era intenta a recitare "Ecuba" di Euripide, venne colpita da un aneurisma all'aorta. Chiese scusa al pubblico: "Scusate, mi sento male", e trasportata a sipario abbassato nel camerino dapprima e all'ospedale romano San Filippo Neri poi. Morirà di lì a poco: era il tre dicembre 2005, venticinque anni dopo l'inaugurazione del suo teatro, cinque lustri in cui ha saputo dare lustro alla sua arte recitativa. Donna bella e dal volto espressivo, Ileana Ghione sarà ricordata come una delle più grandi attrici teatral-televisive, che la Tv del passato ha saputo giustamente valorizzare e che nei personaggi interpretati ha saputo trasfondere la sua forza di donna e il suo talento di attrice.
Antonio Mecca