L'UOMO SENZA QUALITA' di Robert Musil
- 31 luglio 2019 Cultura

L'uomo senza qualità (Der Mann ohne Eigenschaften, 1930,32,43) di Robert Musil
INCIPIT: Sull’Atlantico
un minimo barometrico avanzava in direzione orientale incontro a un
massimo incombente sulla Russia, e non mostrava per il momento alcuna
tendenza a schivarlo spostandosi verso nord. Le isoterme e le isòtere
si comportavano a dovere. La temperatura dell’aria era in rapporto
normale con la temperatura media annua, con la temperatura del mese
più caldo come con quella del mese più freddo, e con l’oscillazione
mensile periodica. Il sorgere e il tramontare del sole e della luna,
le fasi della luna, di Venere, dell’anello di Saturno e molti altri
importanti fenomeni si succedevano conforme alle previsioni degli
annuari astronomici. Il vapore acqueo nell’aria aveva la tensione
massima, e l’umidità atmosferica era scarsa. Insomma, con una
frase che quantunque un po’ antiquata riassume benissimo i fatti:
era una bella giornata d’agosto dell’anno 1913.
FINIS: Ulrich naturalmente si
rendeva ben conto che i due modi in questione d’essere uomini non
potevano significare altro che un uomo “senza qualità” opposto a
quello con tutte le qualità possibili in un uomo. L’uno si poteva
anche chiamare un nichilista che sogna i sogni di Dio; in contrasto
con l’attivista che però nel suo impaziente agire è anche lui una
specie di sognatore di Dio, e tutt’altro che un realista che si dà
da fare con mondana chiarezza e dinamicità. “Perché non siamo
realisti?” si chiese Ulrich. Non lo erano né lui né Agathe, su
questo da gran tempo i loro pensieri e azioni non lasciavano dubbi;
ma nichilisti e attivisti sì, lo erano, e ora l’uno ora l’altro,
secondo i casi.