La mostra FAI "Il corpo del vuoto"

Da giovedì 12 maggio a domenica 12 giugno, a Villa Necchi Campiglio, il FAI ospita la mostra dal titolo "Il corpo del vuoto".

Con 12 installazioni Davide Pizzigoni racconta la sua ricerca artistica sul corpo dello "spazio vuoto", ovvero su "ciò che sta tra le cose".
Ho fatto molti sopralluoghi a Villa Necchi Campiglio. Mi interessava mostrare che il vuoto non è un'assenza, un intervallo, ma al contrario ha un corpo, plastico, tridimensionale anzi con una quarta dimensione, quella del tempo necessario a percorrerlo e abitarlo - racconta Pizzigoni.
Nelle sue opere, il designer illustra come la realtà sia fatta di cose o come venga rovesciata  per essere vista come in un negativo fotografico: il 'vuoto diventa pieno e il pieno semplicemente sparisce'. Al visitatore verrà consegnata all'ingresso una mappa in cui sono indicati il titolo, la posizione e un breve commento per ogni opera esposta durante il percorso. Le opere in giardino hanno come riferimento la natura e l'architettura esterna dell'edificio. Pizzigoni individua nello specchio l'elemento unificante, il materiale in grado di mostrare un'ulteriore realtà in cui i riflessi delle parti si scambiano per unirsi e nuovamente scambiarsi. La prima opera che si incontra è un tappeto con frammenti di specchio in grado di riflettere la chioma degli alberi; Le installazioni dell'interno si confrontano invece con gli interventi dell'uomo che rendono evidente la presenza fisica del vuoto. Galleggianti carte ritagliate sono disposte senza ordine e che paiono, se guardate girandogli intorno, disegni tridimensionali. E ancora, nello spazio espositivo del sottotetto, si può trovare "CHRST", l'opera con la quale l'artista riproduce il "Cristo morto nel sepolcro" di Hans Holbein il Giovane e infine la “stanza della memoria” con una foto della scenografia creata nel 1995 dallo stesso Pizzigoni per "Gesualdo" allo Staatsoper di Vienna. Qui ha avuto inizio l'indagine dell'autore. Una ricerca artistica che dura da oltre 20 anni e che si specchia con le ultime opere in bianco e nero, libri, video e documenti.
L'iniziativa è patrocinata dal Comune di Milano ed è collocata nel palinsesto tematico per la primavera 2016 "Ritorni al futuro", nata dalla volontà di interpretare la città in questo suo momento di fermento culturale e sociale. Orari d'ingresso: da mercoledì a domenica dalle 10 alle 18. Per ulteriori informazioni, www.villanecchicampiglio.it.
Davide Lorenzano

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