Lettere da una scuola
- 28 gennaio 2018 Cultura
LA NOSTRA PREZIOSA TESTIMONE
Liliana Segre una grande milanese
Ho conosciuto Liliana Segre nei primi anni del ‘90, quando a piccoli passi stava iniziando a esternare il suo vissuto d’orrore. Liliana aveva taciuto per ben 45 anni. Non solo, penso, perché con il ricordo della sua esperienza avrebbe rinnovato il suo dolore, ma soprattutto perché l’Italia di allora, dopo le sofferenze della guerra, non era né pronta ad ascoltare, né tantomeno a credere sino a dove fosse arrivato l’orrore. La mostra a Milano dell’”Urlo” di E. Munch e soprattutto la nascita del primo nipote, scossero Liliana: non poteva più continuare a urlare dentro di sé, senza però far uscire la sua voce. Il fatto di essere sopravvissuta fu, da lei, considerato un privilegio che comportava però degli obblighi: obblighi verso coloro che quel privilegio non lo avevano avuto, obblighi verso coloro che non ce l’avevano fatta. Da quei primi anni del ‘90 gli studenti delle classi terze della nostra Scuola Media Colorni di Milano hanno avuto il grande onore di incontrare Liliana Segre, testimone diretta di Auschwitz. I ragazzi, per il carisma di Liliana, l’hanno sempre ascoltata con assoluta attenzione, quasi con devozione. Erano consapevoli che quell’evento nella loro vita non potesse rimanere solo una prerogativa straordinaria, ma dovesse trasformarsi anche in un compito, il compito di trasmettere quello che era stato, per mantenere viva la sconvolgente memoria della shoah, affinché non avvenisse mai più.
Cara Signora Liliana,
è con immensa gioia e commozione che apprendo la notizia della sua nomina a senatrice a vita, conferitale dal Presidente della Repubblica, interprete della volontà degli Italiani. Mi rendo conto che qualsiasi termine sarebbe inappropriato a esprimere ciò che questo significhi per Lei. Io, in tutti questi anni della sua generosa disponibilità, ho potuto apprezzare le sue qualità: la sua grande capacità di dialogare con i ragazzi, come testimone preziosa di uno dei momenti più bui della nostra storia. Congratulazioni Liliana, so che continuerà a dare voce a tutte quelle persone che non ce l'hanno fatta... Io mi sento di rivolgerLe, in nome della nostra "amicizia" di cui mi sento molto onorata, solo queste parole: rispetto, ammirazione, stima e vicinanza.
Un affettuoso abbraccio Gabriella Minerva
P.S. Unitamente al mio, le trasmetto le espressioni di stima e di partecipazione delle colleghe che hanno avuto la fortuna di conoscerla attraverso le sue emozionanti testimonianze.
Vorrei trovare parole uniche per Liliana Segre, una persona tanto speciale. Credo sia il trasporto, il sentimento, quella luce negli occhi, la vibrazione della voce che fa capire all'altro... perché è questo che risuona nelle parole: la sua umanità. Angela P.
Cara Gabriella, sono compiaciuta e gioisco con te per questo bellissimo riconoscimento. Ammiro la forza, la generosità e il coraggio della carissima Liliana Segre. Mi rallegro per questa illuminata scelta che dà dignità al nostro cammino verso una sempre migliore e più compiuta civiltà. Cristina M.
Congratulazioni alla cara Liliana Segre. Importante testimone della crudeltà umana, che stimola le nuove generazioni a profonde riflessioni, affinché arrivi il giorno in cui ciò non avvenga mai più. Elisa B.
Giusto riconoscimento per questa grande speciale donna. Laura V.
L'incontro con Liliana che magnifico dono hanno ricevuto i nostri ragazzi ! EDG
È il giusto riconoscimento a una donna di valore, che, con grande passione e instancabile impegno, ha consacrato la sua vita a una causa nobile e altissima: far vivere la memoria di ciò che è stato per trasmettere valori di verità e giustizia. Grazie, Liliana, per aver voluto offrire ai ragazzi della S.M. Colorni e a tanti, tanti giovani un saggio della sua profonda umanità Con stima e affetto. Mirella B.
Grazie Gabriella per aver condiviso con noi questa bellissima notizia. È veramente un giusto riconoscimento al suo valore e al suo impegno soprattutto con i giovani. Giovanna T.
Bellissima notizia, la nostra preziosa testimone che tanto si spende per diffondere la memoria di ciò che fu, ha ricevuto il giusto riconoscimento. Ne sono veramente lieta! Maria Novella B.
Commossa, la ricordo in mezzo a noi. É una persona stupenda. Carla T.
L'incontro con Liliana Segre ha lasciato in me un segno indelebile. La dignità, la capacità di costruire una vita di affetti dopo aver subito l'indicibile, la forza di testimoniare l'orrore, ne fanno una testimone unica del '900. È stato un privilegio averla incontrata. Caterina B.
Tutta la mia stima per questa donna forte, determinata, coraggiosa a tratti dura e straordinaria, che ha sedimentato il dolore per decenni prima di dargli voce. In questa epoca di rigurgiti e sbandamenti continua a darci speranza forza e resistenza.Gabriella grazie per averci dato la possibilità di ascoltarla dal vivo in questi anni e per l'impegno con cui continui a prodigarti per noi e per i nostri ragazzi con tanta generosità. Un forte abbraccio e a presto! Simona M.