MICHELANGELO BUONARROTI

L’ARTISTA POLIEDRICO PIU’ IMPORTANTE DEL RINASCIMENTO ITALIANO





6 MARZO 1475 - 18 FEBBRAIO 1564

Michelangelo Buonarroti nasce a Caprese in Valtiberina, una cittadina distante una quarantina di chilometri da Arezzo. Quando Michelangelo nasce la sua famiglia, nonostante faccia parte delle più antiche famiglie patrizie fiorentine, sta attraversando una fase di decadimento economico. Il padre per garantire alla famiglia una rendita economica accetta di ricoprire la carica di Podestà di Caprese e di Chiusi.

Nel 1481 Michelangelo rimane orfano della madre; per lui il doloroso evento rappresenta la perdita dell’affetto materno e di quel genitore capace prima di riconoscere le attitudini artistiche del proprio figlio e, poi, di aiutarlo a concretizzarle.  Il padre, al contrario, propende per la carriera ecclesiastica e per quella militare e si oppone alla sua predisposizione naturale alle arti.

Nel 1488 Michelangelo entra in qualità di apprendista nella Bottega dei pittori David e Domenico Ghirlandaio. Ad accompagnarlo è il padre che accetta di farlo studiare presso di loro perché ha scoperto che può farsi dare il salario riconosciuto al figlio. Con i due fratelli Ghirlandaio Michelangelo ha modo di studiare pittori come Masacci e Giotto e di imparare le tecniche più avanzate della pittura.

Nel 1489 si trasferisce nei ‘Giardini Medicei’ di San Marco di proprietà di Lorenzo il Magnifico. Nei Giardini ha la possibilità di studiare le antiche sculture dei Medici e di imparare le tecniche della scultura da parte dello scultore Bertoldo di Giovanni allievo e collaboratore di Donatello.

Nel 1490 Michelangelo viene accolto nella dimora dei Medici dove realizza la scultura della Battaglia dei Centauri e la scultura della Madonna della Scala.

Nel 1492 muore Lorenzo il Magnifico e Michelangelo viene trasferito presso il Convento di Santo Spirito. Nel Convento il Priore gli permette di studiare e sezionare i cadaveri che vengono inviati al Convento dall’attiguo ospedale. Per ringraziarlo dell’opportunità avuta Michelangelo realizza un crocefisso in legno.

Nel gennaio del 1494 il ventenne Piero, figlio del defunto Lorenzo dei Medici, gli chiede di realizzare con la neve una statua di ‘Ercole’. La neve si scioglie in pochi giorni ma viene ammirata da tutti gli abitanti di Firenze. Nello stesso anno l’esercito francese arriva a Firenze e Piero dei Medici assume un atteggiamento totalmente remissivo nei confronti del re Carlo VIII. Tale atteggiamento rappresenta una forte delusione per i fiorentini che aizzati da Girolamo Savonarola destituiscono i Medici e si impadroniscono di tutti i loro beni. Michelangelo avuto sentore della probabile caduta dei Medici fugge da Firenze e si reca prima a Venezia e poi a Bologna. Il soggiorno presso le due città gli permette di studiare nuove tecniche scultoree e pittoriche. A Bologna ha modo di realizzare alcune sculture e alcuni affreschi per la ricca famiglia degli Aldrovandi.

Nel 1495 rientra a Firenze. La città è governata dai Repubblicani di matrice savonaroliana. In città sono presenti anche i Medici che per dimostrare la loro vicinanza al popolo fondano la corrente dei Popolani. Tale corrente commissiona alcune sculture a Michelangelo.

Nel 1496 Michelangelo si reca a Roma. Nei quattro anni di permanenza realizza alcune importanti sculture tra cui, nel 1497, “La Pietà’”. Tale opera rappresenta il primo capolavoro di Michelangelo.

Nel 1501 torna a Firenze. La raggiunta maturità artistica e le molteplici opere che gli vengono commissionate contribuiscono ad aumentare la sua notorietà. Di questo periodo è la statua del ‘David’ che è sito nella Cattedrale del Duomo e il ‘Tondo Pitti’, commissionato da Bartolomeo Pitti, che si trova al ‘Museo del Bargello’.

Nel 1505 Papa Giulio II gli commissiona a Roma il proprio monumento funebre. Michelangelo dopo essere andato a Carrara per acquistare i marmi necessari per la realizzazione dell’opera si reca a Roma. Con stupore scopre che il Papa non vuole più il monumento perché è dell’idea che la sua realizzazione mentre è ancora vivo potrebbe essere di cattivo auspicio. Michelangelo fugge a Firenze, il Papa lo fa inutilmente inseguire. Solo il gonfaloniere Piero Soderini lo convince a riappacificarsi con il Pontefice. I due si incontrano a Bologna e concordano la realizzazione di una statua in bronzo raffigurante la sua figura.

Nel 1508 Michelangelo realizza la decorazione a Roma della Cappella Sistina.

Nel 1513, dopo la morte di Papa Giulio II, Michelangelo stipula il secondo contratto per la realizzazione del monumento funebre del Pontefice. I notevoli impegni, però, gli impediscono di terminare l’opera. E’ costretto, così, a stipulare nel 1516 il terzo, nel 1526 il quarto e nel 1532 il quinto contratto. Solo nel 1542 riesce a terminare l’opera e a collocarla in ‘San Pietro’.

Nel 1517 stipula il contratto per la realizzazione a Firenze della facciata della Cattedrale di San Lorenzo. Nel 1520 il Papa Leone X gli annulla il contratto cambiandolo con l’incarico di sostituire una Cappella della Cattedrale con una Cappella Funeraria dei Medici.

Nel 1521 Michelangelo stipula il contratto per la realizzazione di una nuova Sacrestia della Cattedrale di San Lorenzo. I lavori cominciano nel 1524, sospesi nel 1526 e ripresi nel 1549.

Nel 1529 Michelangelo entra nella ‘Milizia Repubblicana’ di Firenze ed accetta la carica di ’Governatore e Procuratore Generale sopra alla fabbrica e alla fortificazione delle Mura delle Città”. Tale incarico gli procura numerosi nemici che gli impediscono di concretizzare gli obbiettivi prefissati. E’ costretto, così, a fuggire e a nascondersi.

Nel 1534 si trasferisce a Roma. Il Papa Clemente VII gli da l’incarico di dipingere ‘Il Giudizio Universale’ sulla parete dell’altare della Cappella Sistina. L’opera viene presentata al pubblico nel 1541.

Nel 1542 dipinge gli affreschi della Cappella Paolina.

Nell’ultima fase della sua vita Michelangelo si dedica all’attività architettonica: la trasformazione del tepidarium delle terme di Diocleziano nella Basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi, la ricostruzione della chiesa di San Giovanni dei Fiorentini di Napoli , la sistemazione di Piazza del Campidoglio di Roma, il rifacimento di ‘Palazzo Farnese’ di Piacenza e la costruzione della nuova Basilica Vaticana di Roma.

Michelangelo ha inoltre composto quasi trecento poesie e moltissime rime.

E’ grazie anche alle opere di Michelangelo Buonarroti se il nostro paese è la meta preferita di quei turisti che vogliono provare quelle emozioni che solo le opere d’arte di altissimo livello sanno dare.

 

A cura di Flavio Fera 

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