ARTE SACRA FRANCESE AL MUSEO DIOCESANO
Ricordiamo che il Museo è chiuso per l'emergenza coronavirus fino al 02 marzo, salvo nuove disposizioni.
La mostra proseguirà fino al 17 maggio
“Gauguin Matisse Chagall - La Passione nell’arte francese dai Musei
Vaticani” è il titolo della mostra inaugurata al Museo Diocesano
Martini, in programma fino al 17 maggio prossimo. Ma la rassegna
presenta un numero di artisti francesi ben più vasto. Essa riguarda
infatti un periodo di rinnovamento dell’arte sacra in Francia tra il XIX
e il XX secolo e trae vita dalla Collezione d’arte contemporanea voluta
da Montini fin dalla sua ascesa al soglio pontificio nel 1963.
Paolo VI riteneva l’arte capace di esprimere appieno il legame con il
sovrannaturale e, grazie all’amicizia con Roncalli, nunzio apostolico
nella capitale francese dal 1944 al ‘58, ha frequentazioni con ambienti
cattolici e artistici parigini, arrivando a raccogliere quasi 800 opere.
Alla sua morte, nell’agosto del ‘78, la collezione diventa legato
testamentario ai Musei Vaticani e negli anni successivi essa si amplia
sempre più al punto che la Santa Sede partecipa alle recenti edizioni
della Biennale di Venezia.
Il percorso della mostra prende il via dalla figura della Vergine, origine del mistero di Cristo, con
L’Annonce faite à Marie, 1927, xilografia del simbolista
Maurice Denis dove sullo sfondo si intravvede il Golgota, e con il
dipinto del giapponese Léonard Tsuguharu Foujita che si avventura
nell’iconografia cristiana mantenendo la pittura piatta delle stampe
giapponesi. Poi è la rappresentazione di processioni, dalla xilografia
di Paul Gauguin al dipinto di Auguste Chabaud del 1920, interessante per
la poetica del
cloisonnisme, che ci portano idealmente al Golgota. Il volto
di Cristo, la Crocifissione e la Deposizione sono interpretati
magistralmente da grandi quali Rouault, Matisse, Gauguin e dall’ebreo
Chagall con i delicati acquerelli
Christ et le peintre e
Pietà rouge, rispettivamente del 1951 e 1956.
Il periodo nel quale sono stati realizzati questi capolavori tocca
gli anni dei due conflitti mondiali e in queste visioni di sofferenza
del Cristo sembra sciogliersi il dolore inflitto all’umanità da questi
tragici eventi.
Il grande trittico di George Desvallières, La face de Dieux,
raffigurante il velo della Veronica e La Résurrection, 1925 -’30 di
Èmile Bernard, luminosa rielaborazione pittorica di un disegno di
Michelangelo, completano il percorso.
Vittoria Colpi