La petizione da noi promossa con le sue 52.000 firme ha raggiunto il primo obiettivo, ossia la  convocazione di un tavolo tecnico su cui confrontarsi per fare convivere Museo della Resistenza e  alberature, in linea anche con la posizione espressa dal presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco  Pagliarulo. La proposta presentata oggi dal Sindaco Giuseppe Sala e dai Suoi Assessori  (salvaguardia della pianta madre del glicine, assieme al bagolaro e a un tiglio mentre è in corso uno  studio per rendere possibile la salvaguardia di almeno altri due tigli) ci sembra una risposta che  viene incontro alla aspettative che erano alla base della petizione. Il Comune si è inoltre impegnato  a migliorare la qualità ambientale delle aree esterne del Museo e la connessione con il giardino  comunitario Lea Garofalo. 

Spiace che questo confronto tecnico sia avvenuto a progetto esecutivo in atto quando invece bastava pensarci per tempo e si sarebbero potuti salvare tutti e quattro i tigli. Alla luce di quanto sopra  riteniamo di poter affermare che la mobilitazione dei cittadini abbia portato a un risultato positivo e  toglie ogni spazio di non giustificata contrapposizione fra Museo e alberi. Sarà ovviamente nostra  cura seguire con attenzione l’evolversi del progetto in corso d’opera in modo da assicurarsi che sia fatto realmente ogni sforzo per salvare gli altri tigli.   Giardini in Transito Aps, Libera Milano, circolo Arci Lato B, Associazione Vivisarpi, Circolo  Combattenti e Reduci di Via Volta, Milano  

Milano, 30 maggio 2023

Sara Luti