NAPOLI: CULLA DEI ROMANZI DI MAURIZIO DE GIOVANNI

In concomitanza con la conclusione della terza serie televisiva "I bastardi di Pizzofalcone", ricavata dal ciclo di romanzi di Maurizio De Giovanni, è uscito nelle librerie il dodicesimo romanzo della serie "I bastardi" dal titolo "Angeli".
De Giovanni è stato ed è un seguace di Ed McBain e a lui ha dedicato un suo precedente romanzo: "Pane", e di lui afferma di rileggere un suo romanzo ogni volta che si accinge a scriverne uno dei propri, che sia della serie de "I bastardi di Pizzofalcone", di quella vecchia del commissario Ricciardi, oppure di quella nuova di Mina Settembre.
Tutte le sue storie sono ambientate a Napoli, città nella quale Maurizio De Giovanni è nato e da sempre vive, e da dove prende spunto per narrare e sviluppare le proprie trame poliziesche.
Con McBain vi sono molte analogie, perché anche Maurizio è innamorato della propria città così come Ed McBain lo era della sua: New York, che lui chiamava semplicemente "Città", The City, e così come lui che il personaggio principale della saga dell'87° distretto: Steve Carella, ha descritto basandosi sul proprio volto dagli occhi all'orientale, idem De Giovanni ha descritto Giuseppe Lojacono, ispettore della squadra di poliziotti napoletana, con il soprannome de "Il cinese" perché anche il suo personaggio ha gli occhi a mandorla. Pressoché ogni serie per potere riscuotere favore e successo presso il pubblico dei lettori abbisogna di buoni personaggi che non per forza devono essere anche buoni - vedi Parker nell'87° distretto e Romano ne "I bastardi" - che possono interessare chi legge quanto e più degli intrighi svolti. Tutti noi lettori di Ed McBain ancora pensiamo su come l'autore americano avrebbe sviluppato i romanzi futuri della serie, con Steve Carella che si ritrova uno dei suoi figli che ha iniziato ad assumere droghe per curiosità
- come usa fare la maggior parte degli adolescenti non solo Usa - o di Bert Kling che è alla ricerca di una nuova compagna che possa sostituire le precedenti: Sharyn, Eileen, Augusta, Cyntia, Claire.
Nella serie di De Giovanni vi sono Ottavia e il suo capo fra loro innamorati, Romano che ha problemi con la moglie, Aragona che si crede irresistibile con le donne e si atteggia a un novello Callaghan, Pisanelli ex poliziotto neo pensionato che ancora frequenta il commissariato aiutando gli ex colleghi a risolvere i nuovi casi, Alex Di Nardo che - lesbica - si innamora riamata di un'altra donna: Rosaria, in forza al distretto in qualità di commissario della Scientifica. E poi c'è lui: Giuseppe Lojacono, che ha avuto una storia con la madre di sua figlia e una con il magistrato Laura Piras, entrambe conclusesi con un fallimento.
De Giovanni scrive bene e molto, e non certo perché essendo scrittore non ha altro da fare, come affermava una giovane impiegata alla libreria Giunti di Trento. Bastasse non avere altro da fare per scrivere prolificamente e proficuamente! Evidentemente, così come il giunto è un collegamento tra un albero motore e l'altro al quale imprime un moto rotatorio, nella testolina della giovane non l'ha impresso nella direzione giusta, facendola così tornare all'età puberale dove nulla ancora si sa e si capisce! Il romanzo "Angeli" riecheggia nella sua brevità come titolo altri precedenti titoli dello scrittore napoletano, che a loro volta riprendono quelli dello scrittore newyorkese: "Pane, "Buio", "Vedove", "Vespri", "Ghiaccio", "Doll", "Ax". Il filo che collegava Ed McBain- Evan Hunter- Sal Lombino all'Italia è ora quello che collega Maurizio De Giovanni all'America, come una sorta di cassa acustica che fa da richiamo fra i due grandi scrittori di polizieschi. E che noi lettori recepiamo e ascoltiamo così come un tempo il popolo ascoltava i bardi che narravano le gesta eroiche dei cavalieri della tavola rotonda.
Antonio Mecca

Proverbi Milanesi

Milano in Giallo

di Albertina Fancetti, Franco Mercoli, Alighiero Nonnis, Mario Pace
EDB Edizioni

Com'è bella Milano

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni

El Pret de Ratanà

EDB Edizioni