NATUROPATIA IN BREVE 37
- 06 luglio 2020 Cultura
Caldo, afa, umidità e dolori. (Parte prima)
Alta umidità più bassa pressione (termoigrometria) può produrre un eccessivo accumulo d'acqua nelle articolazioni: da qui il gonfiore a carico delle giunture, che a sua volta stimola le fibre nervose. Quando cala la temperatura, poi, si riducono l'estensibilità dei tessuti connettivi e le proprietà elastiche delle articolazioni, mentre s’intensificano lo spasmo muscolare e la sensibilità al dolore delle fibre nervose. I sintomi più eclatanti delle meteoropatia, a livello muscolare, tendineo e nervoso, arrivano di norma dopo i 50 anni, ma anche prima: si manifestano di solito da 72 a 24 ore prima dell'arrivo delle perturbazioni, non appena la pressione atmosferica inizia a diminuire. Infatti, tutto ciò che ho detto in precedenza, è in sintonia con la millenaria medicina cinese che, i dolori articolari sono comunque collegati a un ristagno di umidità interna, che si localizza proprio nelle articolazioni, con secondaria scarsa circolazione energetica e irrorazione sanguigna, con dolore, gonfiore e rigidità più o meno variabili. Il concetto di umidità è per quelli che abitano nella bassa Padana un argomento molto sentito; ebbene questo elemento, che potremmo definire acqua indesiderata, può manifestarsi anche nel corpo ed è un'importante causa di patologie. L'umidità è presente sia con il caldo sia con il freddo e questo purtroppo lo sappiamo bene, perché con l'arrivo dell'estate arriva anche la penosa e mal sopportata afa! L'umidità porta in basso e pesa e una volta entrata è assai difficile da eliminare. Hai presente un muro umido in casa? Serve un po’ di calore ma soprattutto una buona ventilazione locale. Tradotto in modo semplice, bisogna far circolare e muovere l'energia e il sangue localmente. Ma serve anche riparare la perdita se esistente ovvero ridurre la formazione di umidità interna.
Claudio Dianese Naturopata