NUOVE PROVE INVALSI IN APRILE
- 19 marzo 2018 Cultura
Cosa cambia per l’Esame di Terza Media 2018? Pubblichiamo alcuni stralci della nota MIUR n. 2936 del 20/02/2018
Come è noto, l’articolo 7 del decreto legislativo n. 62/2017 ha previsto che le alunne e gli alunni partecipino, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall’INVALSI.
La partecipazione alle prove, che per il corrente anno scolastico si svolgeranno nel periodo compreso tra il 4 e il 21 aprile 2018, secondo calendari specifici per ciascuna istituzione scolastica, è requisito di ammissione all’esame.
L’introduzione delle prove INVALSI computer based (CBT) per la classe terza secondaria di primo grado tiene conto della fase di loro prima applicazione, utilizzando metodologie e strumenti che consentano di fornire alle alunne e agli alunni la possibilità di conseguire risultati positivi e che diano loro il giusto riconoscimento delle competenze acquisite durante il percorso scolastico.
Proprio in questa prospettiva, il tempo di svolgimento delle prove è stato incrementato di 15 minuti ciascuna, (90 minuti per ogni prova) in modo che le alunne e gli alunni abbiano tutto il tempo per rispondere serenamente alle domande. Inoltre, la modalità CBT consente di mantenere la stessa precisione nella definizione dei risultati con un numero minore di quesiti di un’equivalente prova cartacea. Pertanto, le prove CBT di aprile 2018 avranno circa il 10% in meno di domande rispetto alle prove cartacee degli anni passati.
INVALSI ha già messo a disposizione alcuni esempi di prove - e altri saranno pubblicati nel corso delle prossime settimane - sul proprio sito al link:
https://invalsi-areaprove.cineca.it/index.php?get=static&pag=Esempi_-_Prove%20CBT
Lo scopo dei predetti esempi è quello di fornire alle alunne e agli alunni e ai loro docenti la possibilità di familiarizzare con la piattaforma INVALSI.
Per quanto riguarda i contenuti della prova d’Italiano e di Matematica, essi saranno in perfetta continuità con quelli delle prove degli anni passati, mentre quelli della prova d’Inglese sono in linea con quanto previsto dal QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento delle lingue, livello A1 e A2) secondo gli esempi pubblicati al link:
https://invalsi-areaprove.cineca.it/index.php?get=static&pag=Esempi_-_Inglese
Si precisa che le prove INVALSI CBT sono state predisposte su una piattaforma online già utilizzata in diversi Paesi europei per lo svolgimento di prove analoghe e in alcune importanti ricerche comparative internazionali.
2. Prove INVALSI per alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento (DSA) e
rilascio della certificazione delle competenze
Nei prossimi giorni le scuole dovranno indicare nell’area riservata al Dirigente scolastico per quali alunne e alunni sono previsti eventuali strumenti compensativi o misure dispensative, in base a quanto disposto dall’articolo 11 del decreto legislativo n. 62/2017.
Per le alunne e gli alunni con disabilità il consiglio di classe può prevedere adeguati strumenti compensativi e/o misure dispensative per lo svolgimento delle prove INVALSI e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova - che sarà esclusivamente cartacea - ovvero l'esonero da una o più prove.
3. Partecipazione alle prove INVALSI dei candidati privatisti
Secondo quanto previsto dall’articolo 10 del decreto legislativo n. 62/2017 e dell’articolo 3 del decreto ministeriale n. 741/2017, sono ammessi a sostenere l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, in qualità di candidati privatisti, coloro che compiono, entro il 31 dicembre 2018, il tredicesimo anno di età e che abbiano conseguito l’ammissione alla prima classe della scuola secondaria di primo grado. Sono inoltre ammessi all’esame, sempre in qualità di candidati privatisti, coloro che si avvalgono dell’istruzione parentale e coloro che frequentano la terza classe
presso una scuola secondaria di primo grado non statale non paritaria iscritta all’albo regionale oppure coloro che abbiano conseguito l’ammissione alla scuola secondaria di primo grado da almeno un triennio.
Per essere ammessi a sostenere l’esame di Stato, i candidati privatisti devono partecipare alle prove INVALSI (articolo 7 del decreto legislativo n. 62/2017) presso l’istituzione scolastica statale o paritaria dove sosterranno l’esame di Stato.
Da parte nostra, evidenziamo che, per essere ammessi all’esame, è sufficiente la sola partecipazione alle prove, indipendentemente dall’esito delle medesime