Orhan Pamuk, Il mio nome è Rosso

Un romanzo corale, in cui non solo gli umani, ma anche gli animali, gli oggetti, i disegni concorrono con il loro racconto a ricostruire la trama.

È stato interessante conoscere questo autore, forse  il più famoso in Turchia, attraverso questo suo  romanzo definito un capolavoro. Infatti è  indubbiamente un libro importante, contiene molta  magia orientale, storia, arte, cultura, religione,  sentimenti di amore, odio, conflitto ideologico e anche un po’ di giallo che finisce per perdersi in  mezzo a tutto questo insieme di cose.  Il vero tema è la miniatura, anzi il suo stile.  Pamuk spiega come il termine “stile” fosse bandito  dagli artisti islamici del XV e XVI secolo. I miniaturisti erano riconosciuti più per lo stile del laboratorio a cui appartenevano che per le doti personali. Così, spaziando dalla Turchia all’Europa, da Istanbul a Venezia fa emergere il conflitto, ancora attuale, tra le culture contrapposte di due mondi: Oriente e Occidente.

La scrittura è di altissimo livello, le descrizioni delle varie ambientazioni sono opere d’arte come le miniature dei protagonisti. Bello ma estremamente faticoso per chi si accosta per la prima volta a questo mondo; le lunghe dissertazioni proprio sul lavoro dei miniaturisti, lo rendono a tratti snervante e ripetitivo.


L'INGLESE CANTANDO

Milano in Giallo

di Albertina Fancetti, Franco Mercoli, Alighiero Nonnis, Mario Pace
EDB Edizioni

Com'è bella Milano

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni

L'Osteria degli Orchi

di Albertina Fancetti
EDB Edizioni