SALVIAMO I PICCOLI NEGOZI
- 12 giugno 2018 Cultura
Nel mio quartiere esiste dal 1929 una bottega storica “La Casa del Miele”. Varcare la soglia di questo piccolo negozio significa entrare in uno spazio affascinante, vagamente retrò. Gli arredi, se pur recentemente restaurati, sono ancora quelli in noce e massello, eseguiti su misura, quando il negozio è stato inaugurato. È un mondo fatto non solo di cose buone, ma soprattutto di contatto umano. Simona, la titolare, consiglia con estrema competenza prodotti di altissima qualità, quali the, tisane, caffè, cioccolata e molto altro a prezzi davvero competitivi, ve lo assicuro io che sono una cultrice del the, che ho cercato e comprato in tutta Milano. Viene offerto il servizio a domicilio e la degustazione sul luogo, oltre a molte iniziative di carattere culturale. Mi chiedo però quanti sono i piccoli negozi che nella nostra città stanno per scomparire o sono già svaniti nel nulla? E perché? Certo i centri commerciali hanno dato una grossa botta al piccolo commercio, ma il colpo di grazia è venuto da internet, dove tutti si rivolgono per ordinare ogni tipo di merce. Ora, capisco che chi lavora ha poco tempo e certamente la spesa online è una comodità, ma dove è finito il contatto umano? Li chiamano mezzi di comunicazione, ma mi sembrano mezzi di isolamento. Non siamo più capaci di scambiare una parola, un'opinione, se non attraverso uno strumento asettico. Il piccolo negozio, oltre a essere un punto di riferimento per un quartiere o anche solo per una via, rappresenta una sicurezza: il titolare pulisce davanti al suo esercizio la sporcizia lasciata il mattino presto da certi incivili padroni di cani, spala la neve d'inverno, controlla i movimenti del vicinato, segnalando tutte quelle situazioni e frequentazioni anomale che purtroppo sono sempre presenti in quasi tutti i quartieri della nostra città. Invito quindi tutti i milanesi che hanno ancora la fortuna di avere un piccolo negozio nel proprio isolato a sostenerlo con i propri acquisti, ne guadagneremo tutti in qualità della vita, sia da un punto di vista commerciale con la certezza di essere garantiti sulla qualità dei prodotti, sia dall'aspetto umano, torniamo a parlarci a voce e a salutarci con un sorriso e lasciamo perdere gli odiosi “buongiornissimi” spediti via sms o altro.
Albertina Fancetti