Marcellino nacque in data sconosciuta e morì nel 413. La ricca famiglia d'origine, appartenente alla classe romana dei patrizi, lo indirizzò alla vita politica. L'imperatore Onofrio, di cui era diventato consigliere, nel 411, lo inviò a Cartagine per risolvere i conflitti tra Vescovi Cattolici e Vescovi Donatisti (rifiutavano la validità dei Sacramenti e ritenevano che la Chiesa Cattolica fosse fonte di uomini imperfetti e peccatori). A Cartagine raggiunse il fratello che ricopriva la carica di proconsole dell'Africa. Marcellino organizzò un incontro tra i Vescovi delle due fazioni: mentre i Cattolici si mostrarono disponibili per arrivare ad una sorte di compromesso i Donatisti si opposero a ogni tipo di accordo. L'imperatore, nel 413, inviò truppe militari per sedare la rivolta armata dei Donatisti. Il generale Marino, a capo delle truppe imperiali, donatista convinto, fece decapitare Marcellino che, convertito al Cristianesimo, pagò con la vita la sua fede Cristiana. Marcellino è venerato come Santo dalla Chiesa Cattolica.

a cura di Flavio Fera