Stazione Greco - Pirelli (1914 - in funzione)
- 21 febbraio 2019 Cultura
La stazione di Greco Milanese entrò in servizio il 23 Settembre 1914 ma il coinvolgimento dell’antico borgo medievale nello sviluppo ferroviario risale all’inaugurazione della prima stazione milanese; quella di Porta Nuova nel 1840.
Il piccolo comune, allora indipendente, venne raggiunto e attraversato dalla Milano-Monza senza sospettare che quella sarebbe stata solo la prima tappa di uno stravolgimento urbanistico che poco a poco l’avrebbe privato della propria identità.
Le zone limitrofe cominciarono a essere occupate da numerose fabbriche: nel 1845 la Grondona che costruiva vagoni ferroviari, l’Elvetica nel 1846 con le sue costruzioni meccaniche e ferroviarie e che nel 1866 assunse il nome di Breda, la Pirelli nel 1872. Tale fu l’influenza di quest’ultima sul lavoro e sulla vita quotidiana del paese da riuscire a mutare il nome alla stazione in Greco-Pirelli.
Col sopraggiungere negli anni di numerosi ferrovieri si dovettero costruire interi quartieri per poterli accogliere come il Villaggio Maggiolina, la Casa Casello di via Conti, le Case Abitazione di Via Sammartini, la Cà Rossa di Via Finzi e tanti altri.
Nel frattempo Greco si ritrovò letteralmente assediata e trafitta da binari e ponti ferroviari; per far loro spazio vennero abbattute o modificate le case già esistenti come ad esempio la “Curt de dree de la gesa” che si ritrovò separata dalla “Ca storta”. Per intenderci meglio, subito dopo la Liberazione, per occupare militarmente il ponte della ferrovia di Greco, bastò appoggiare una scala al civico N.2 di Via Comune Antico e salirci… Gli occupanti vivevano letteralmente col treno in casa.
L’antico comune subì la medesima sorte di tanti altri caratteristici borghi, fagocitati brutalmente da una Milano che correva e che ancora corre verso un futuro con destinazione ignota.
La sua stazione, rimasta tale e quale da più di un secolo, dopo aver servito per anni la Manifattura Tabacchi di Viale Fulvio Testi, oggi ricopre un ruolo di saliente importanza per tutto il traffico ferroviario della Lombardia settentrionale e accoglie i numerosi studenti della Bicocca.
Riccardo Rossetti