Storia delle Periferie: il “millenario” di Figino e Trenno
- 07 novembre 2017 Cultura
“A Scuola di Periferie”. Sabato 25/11 con Figino e Trenno, borghi del “millenario”.
«Mi sono accorto che non solo gli stranieri, ma anche i miei concittadini dormono, nel deserto, per così dire, dell'ignoranza e non conoscono le meraviglie di Milano».
Potrebbe essere una frase di oggi, ma lo scriveva già nel 1288 Bonvesin da la Riva (Le Meraviglie di Milano), quando Milano si estendeva in quello che oggi è il “Centro storico”. Allora, ci vien da pensare che il “non conoscere” deve essere un po’ nel “dna” di noi milanesi. Ma, noi conosciamo i territori nei quali dimoriamo, la loro storia, che poi è anche la nostra?
Avrete sentito nominare Affori, Baggio, Bovisa, Chiaravalle, Crescenzago, Dergano, Gorla, Greco, Lambrate, Lorenteggio, Musocco, Niguarda, Precotto, Quarto Cagnino, Quinto Romano, Rogoredo, Turro, Vigentino, Trenno e tanti altri. Milano si è espansa negli ultimi due secoli annettendo i Comuni circonvicini, che sono divenuti le sue “periferie”. Però, «le periferie sono sempre associate ad aggettivi negativi. Sono considerate desolanti, alienanti, degradate, brutte. Proviamo invece a guardarle con occhio positivo, a cercare quel che c’è di sano. Le periferie sono ricchissime di una bellezza umana e spesso anche di una bellezza fisica, che è nascosta, che emerge qua e là» (Renzo Piano), come ben rappresentato nel libro “Antichi borghi della periferia milanese” (autori Riccardo Tammaro e Roberto Visigalli), un agile foto-racconto delle testimonianze pervenute sino ai nostri giorni di 70 borghi della periferia milanese.
Allora, le periferie milanesi, spesso bistrattate, anche abbandonate, ma pochissimo conosciute, che caratteristiche hanno? Hanno ancora una identità? Un aiuto alla comprensione può essere offerto da decine di libri, scritti da “storici” locali, ma la cui conoscenza rimane circoscritta ai singoli territori, ove rimangono un po’ dimenticati nelle relative biblioteche. Invece, devono diventare patrimonio “cittadino” e consapevolezza diffusa, costituendo il fondamento storico di riferimento delle cosiddette nuove “centralità”.
In relazione a ciò, nella più ampia iniziativa “a Scuola di Periferie” promossa da Consulta Periferie Milano (60 appuntamenti nel biennio 2017-‘19 in varie sedi territoriali e con specifiche “materie” di studio: storia e geografia, progettazione e comunicazione, sarte e musica, abitare ed organizzazione. In tale contesto, una prossima “lezione” di “Storia delle periferie” avrà luogo sabato 25 novembre 2017- ore 10.30 (Biblioteca Harar-Via Albenga 2-SAN SIRO, ingresso libero) in collaborazione con Centro studi ConMilanoOvest, Cittadella della memoria e Associazione culturale Il Giuscano-Figino, a partire dai relativi libri e con la proiezione di immagini e documentazioni storiche. Un’occasione per scoprire una Milano, una Periferia che non ti aspetti.
Bruno Volpon
Associazione culturale Il Giuscano/Figino