Teatro Franco Parenti
- 15 giugno 2018 Cultura
Domande e sequenze di vita reale
Quando può essere definita “buona” la nostra educazione? quali sono i princìpi, i valori, i contenuti, le idee che oggi vengono trasmesse da un essere umano all’altro? Li riconosciamo come giusti? In base a quale criterio? A cosa servono questi contenuti? Sono solo alcune delle domande dello spettacolo?“La buona educazione”, fino al 17 giugno al Parenti, terza parte della Trilogia della fine del mondo, nata nel 2010 come primo progetto importante della compagnia Dammacco. La conclusione, con questo spettacolo, rappresenta, come punto di arrivo, un punto di domanda, uno spunto di riflessione accessibile a tutti, nel pieno spirito della Compagnia, che dal 2009 realizza i suoi progetti guidata dall’idea di muoversi all’interno di una concezione artistica legata a un modo etico di fare teatro.
Ultima replica il 17 giugno anche per “Mamma a carico – Mia figlia ha novant’anni, scritto dalla stessa e con Gianna Coletti, tratto dal libro omonimo. Un monologo ironico e struggente sul rapporto tra una donna di cinquant’anni, Gianna, e sua madre, una vecchia ribelle di novanta, cieca, che porta occhiali 3D perché abituata ad avere qualcosa sul naso. Attraverso una storia vera, lo spettacolo parla di temi universali come il prendersi cura di chi ci ha generato, il conflitto genitori e figli a tutte le età, la lotta per accettare ciò che la vita ci dà e ci toglie. Lo fa con grazia, ferocia, umorismo, musica. Documenti video dal film “Tra cinque minuti in scena” di Laura Chiossone, molto apprezzato da critica e pubblico, immortalano sequenze di vita reale tra le due donne, completano la messa in scena e interagiscono con il racconto di Gianna.?Grazia De Benedetti
Teatro Franco Parenti - via Pierlombardo 14, tel. 0259995206 - www.teatrofrancoparenti.it