TEATRO OSCAR
- 07 ottobre 2014 Cultura
Il bohemién Paolo Rossi e la generazione Duemila ha vinto il concorso Nuove Sensibilità lo spettacolo scelto per inaugurare la nuova stagione del teatro Oscar.
Ispirato a “Luci di Bohème” di J. Ramon del Valle-Inclan, d’ora in poi parla del giorno della morte del bohemién Max Stella, l’ultimo di quei “geni e sregolatezza”, che percepiscono l’abisso dell’animo umano. In un circo onirico e carnevalesco va in scena il disagio della generazione del Duemila, orfana di padri, cinica e disillusa, che idolatra e consuma rapidamente le sue icone effimere. Un affresco grottesco dei nostri giorni, specie di un’Italia allo sbando, corrotta e volgare, perché predilige la propria indolenza e ignoranza.
A interpretare Max è Paolo Rossi, istrione trasgressivo, l’unico a poter indossare le vesti grottesche di questo straordinario personaggio e che ha scelto di confrontarsi con una generazione diversa, affiancando la giovane compagnia BabyGang e facendosi dirigere da un’altrettanto giovane regista.
Afferma Carolina De La Calle Casanova, regista e autrice del testo: “È uno spettacolo dedicato ai cattivi e buoni esempi, al nostro mestiere, alla nostra generazione che non sa trovare più il proprio spazio, che deve uscire nel presente e correre con le proprie gambe”.
A interpretare Max è Paolo Rossi, istrione trasgressivo, l’unico a poter indossare le vesti grottesche di questo straordinario personaggio e che ha scelto di confrontarsi con una generazione diversa, affiancando la giovane compagnia BabyGang e facendosi dirigere da un’altrettanto giovane regista.
Afferma Carolina De La Calle Casanova, regista e autrice del testo: “È uno spettacolo dedicato ai cattivi e buoni esempi, al nostro mestiere, alla nostra generazione che non sa trovare più il proprio spazio, che deve uscire nel presente e correre con le proprie gambe”.
GDB