TRAMVIERE A MILANO AI TEMPI DEL COVID19
- 29 giugno 2020 Cultura
Due di notte. Città deserta. Silenzio assordante.
In fondo alla strada, lungo la corsia preferenziale, una filovia in gran pavese, come nave alla fonda, corre verso la sua destinazione: Vuota.
Il conducente, ligio al dovere, di certo si interroga sull'utilità del suo lavoro
nel vuoto generale.
Eppure il suo servizio dà solidità alla follia, che sta pervadendo questi
giorni nuovi, sconosciuti, fuori dagli schemi usuali che davano un senso
alla vita di tutti.
Si ferma doverosamente a tutte le fermate. Nessuno sale, nessuno
che scenda.
Anche i semafori, solidamente funzionanti, regolano la sua corsa. Rosso.
Si ferma. Lungo la strada perpendicolare un tram con il verde a favore,
lo incrocia. Alla guida un collega fa un cenno di saluto. Ricambia.
Qualcuno è vivo oltre a lui. Anche sull'altro mezzo nessun passeggero. Entrambi proseguono nel loro percorso vuoto.
Beatrice Barbieri