ULTIMI GIORNI PER LA “MALA” MILANESE
- 29 gennaio 2018 Cultura
Chiude l’11 febbraio la mostra della “ligera”, delinquenza tutta milanese
La
mostra racconta la storia criminale di Milano, dalla rapina di via Osoppo -
definita il colpo del secolo - alle vicende di Renato Vallanzasca. Curata da
Stefano Galli e proposta nelle sale di Palazzo Morando, la mostra presenta 140
fotografie d’epoca, video, oltre a documenti, “ferri del mestiere” - non manca
la celebre custodia del mitra di Luciano Lutring - periodici e quotidiani con
l’intento di far luce sull’evoluzione della malavita in città, dai primi gruppi
improvvisati del dopoguerra alla nascita di sofisticate strategie malavitose.
In ordine cronologico, l’esposizione inizia raccontando la leggendaria rapina
di via Osoppo del 1958 quando sette uomini assaltarono un furgone portavalori.
Fu questo l’ultimo grande episodio legato alla “ligera”, una forma di
delinquenza tutta milanese composta da piccoli gruppi criminali e sostituita,
negli anni della trasformazione di Milano in una metropoli in rapida ascesa
economica, da una nuova forma criminale strutturata e dedita al controllo del
gioco d'azzardo, della prostituzione e del traffico degli stupefacenti. A
dominare la scena sono figure del calibro di Francis Turatello, Angelo
Epaminonda e Renato Vallanzasca. Il materiale esposto offre l’occasione di
cogliere atmosfere della vita nei quartieri della malavita, dal Giambellino
all'Isola, dalla casba di via Conca del Naviglio al quartiere Ticinese. Il
percorso si chiude con la sezione dedicata al bandito della Comasina, ultimo
rappresentante di una malavita milanese che dai primi anni Ottanta lascerà il
passo a nuove e più cruente forme di criminalità.
La mostra - aperta dal 9 novembre - chiuderà l’11 febbraio 2018 con i seguenti
orari: martedì-domenica ore 10-20; giovedì ore 10-22.30.