Rai Tre sta replicando, la sera tra le 20,15 e le 20,45, alcune puntate del programma "Via dei matti numero zero", condotto dalla coppia Valentina Cenni - Stefano Bollani. Lei è un'attrice e regista teatrale; lui un musicista e compositore Jazz di talento e simpatia che suona il pianoforte spaziando da un genere all'altro, dalla musica colta a quella popolare, a conferma che ciò che conta è la buona musica e basta. I due si amano molto, e questo lo si percepisce facilmente. D'altronde una bella donna quale Valentina è difficilmente passa inosservata. Al giorno d'oggi di belle ragazze ce ne sono, ma sono rare quelle che alla bellezza assommano grazia, simpatia, semplicità. Cenni, originaria di Riccione e sua ambasciatrice nel mondo, reca in sé una carica femminile diluita da un candore fanciullesco che si riversa nei riguardi dell'Arte e degli ospiti che ogni sera si succedono in trasmissione. E di ospiti ce ne sono stati molti, tutti degni di venire ospitati, i quali hanno portato decoro alla bella coppia stanziale di artisti. Valentina Cenni ha girato dieci film per il cinema e partecipato a diciannove lavori teatrali tra i quali la famosa "Aggiungi un posto a tavola" scritta da Jaja Fiastri, e "Cyrano di Bergerac" nel ruolo di Rossana. C'è un gran bisogno di programmi come questo, che smettano di farci rimpiangere quelli del passato di cui alcuni celebri nomi se riproposti nella odierna luce e sensibilità finiscono per far rivivere opere del passato illuminandole con sapienza. Perché il passato non è da gettare via in blocco, ma neppure da salvare in massa. Ci sono cose disdicevoli o sciocche mescolate ad opere di grande livello e sensibilità. Stefano e Valentina nel loro livello culturale sanno riproporre nonché proporre (Bollani spesso ci fa ascoltare sue composizioni inedite) seguite dalla moglie Valentina. Così come lui sa ascoltare lei, che riesce a parlarci con la semplicità, che solo una brava attrice possiede, di fatti e aneddoti del passato. Coi suoi capelli rossi che paiono il riverbero del fuoco dell'arte che arde in lei e la pelle chiara come il riverbero della luce lunare, la fata della Tv pubblica ci mette in contatto con una dimensione onirica alla quale è facile approdare ma dalla quale è difficile distaccarsi. Questa produzione: del gruppo Ballandi, marchio di garanzia e serietà, è da prendere ad esempio affinché la Tv non sia soltanto grande fratello e grandi sorelle ma anche grandi padri e grandi madri capaci di insegnarci qualcosa di istruttivo e di costruttivo. Quindi, un grazie di cuore a Stefano e a Valentina.   

Antonio Mecca